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Martedì 22 Gennaio 2013
Concorso vigili, assolto Graziani
Un anno all'agente-segretario
Quattro assoluzioni e una condanna: è la sentenza del processo per il concorso per un posto come agente di polizia locale a Como
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E' la sentenza emessa poco dopo le 16.30 dal Tribunale di Como, al termine del processo per le presunte irregolarità compiute nell'ambito del concorso per un posto come vigile urbano a Como.
Accolte, dal tribunale, le istanze delle difese che hanno bollato le tesi della Procura come "illogiche" e hanno insistito sull'innocenza degli imputati.
La sentenza ha sancito che, in effetti, la sera prima dell'esame le tracce dei temi furono divulgate dall'allora segretario dell'assessore Scopelliti, Bruno Polimeni. Polimeni, agente di polizia locale ed esponente sindacale per i vigili comaschi, è stato condannato a un anno per divulgazione di segreto d'ufficio.
Tullio Saccenti, ex capo di gabinetto, è stato invece assolto dall'accusa di aver divugato le tracce in quanto manca la prova della commissione del reato.
Assolti con formula piena, dall'accusa di falso, lo stesso Saccenti, il comandante Vincenzo Graziani, la funzionaria Antonella Rosati e la segretaria della commissione d'esame Alessandra Saccenti.
Nella mattinata il pubblico ministero Massimo Astori, con una requisitoria dai toni a tratti durissimi, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati.
Il pm, nel corso della sua requisitoria, ha detto che in questo processo mancano due imputati, colpevoli - secondo la Procura - di aver rivelato le tracce dei temi d'esame il giorno prima, ovvero gli ex assessori Francesco Scopelliti e Paolo Gatto.
Il pm ha definito l'intera vicenda come un "caso paradigmatico di un certo modo di fare pubblica amministrazione in questo Paese". Non sono mancate neppure le critiche, neppure troppo velate, su come la procura stessa ha condotto le indagini: "Ci sono troppi errori grossolani e troppi angoli bui su come il precedente pm ha gestito l'inchiesta". E ha rivelato: "Sugli errori compiuti dalla procura di Como sta indagando la magistratura di Brescia".
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