Tarpini (Cgil): «Famiglie ko
Deve arrivare una svolta»

Il segretario provinciale descrive una situazione "di grandissima sofferenza". Con dati allarmanti sulla mobilità

COMO Famiglie sempre più in bilico, e i giovani disperati. Eppure qualcosa deve cambiare, ci devono essere segnali di speranza. Ne è convinto il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tarpini.

«La situazione permane di grandissima sofferenza - osserva -  I dati di fine 2012 sono disastrosi, e per tutti i comparti e le dimensioni di azienda. Cito un dato, anche se va valutato con attenzione, perché sono cambiate le modalità di trasmissione da quest'anno. Nel 2012, dal primo al 22 gennaio, si erano raccolte 219 domande Inps di disoccupazione e mobilità; ora siamo a 720». Si è tornati ai momenti peggiori del 2009, anche di più. Eppure «sarà necessario dare segnali di speranza. Bisogna tenere duro e non farsi abbattere, perché questo dev'essere necessariamente un anno di svolta. La Camera del lavoro ormai assomiglia a un ospedale da campo durante un conflitto».

La Cgil presenterà anche le sue proposte prima delle elezioni, il 13 febbraio. Con declinazioni anche in provincia di Como.

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