L'anteprima della Giubiana
fra il vin brulè e la tisana

Nella Corte San Rocco di Cantù è andata in scena l'anteprima del tradizionale rogo: tutto è pronto per "giustiziare" la leggendaria castellana traditrice

CANTU' Mancava giusto lei in processione, che resta in attesa di espiare a breve le proprie colpe sul rogo che illuminerà piazza Garibaldi giovedì sera.

E come accade da sempre, mentre il fuoco giustizierà la Giubiana i canturini leggeranno nel falò i presagi di un anno che arriva propizio o meno.

Questo pomeriggio, per intanto, ad andare in scena è stata la "Giubianada", anteprima della manifestazione organizzata dalla Pro Cantù, il sodalizio che organizza la serata - mai come quest'anno salvata dagli sponsor privati - in corte San Rocco.
Corte trasformata per qualche ora in un angolo antico, in attesa che si decida la sorte della bella castellana che nel XII secolo tradì per amore Cantù, nella guerra tra milanesi e comaschi.

Accanto alle comparse che preparavano i costumi per la sfilata che si svolgerà giovedì sera - a cura dell'associazione Tradizione canturina e col gruppo folkloristico "Natale Brambilla" - è stato possibile degustare il vin brulè offerto dal gruppo Alpini di Vighizzolo.

E poi la tisana della Giubiana, creata appositamente dal farmacista Cecco Sonvico con un gustoso mix di spezie, ricetta scovata in un libro antico come il rito per scacciare l'inverno.

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Eco di Bergamo Cantù - La Giubianada