Albese, fuga dalla mensa scolastica
«Tariffe care, si sono persi 40 bmbi»
Ex assessore critica la gestione: «In otto anni paghiamo 143mila euro in più». La replica: «Puntiamo a qualità e sostenibilità del servizio, prima era in perdita». Della questione si parla sul sito Internet del Comune
Si è passati da 4,50 euro a pasto a 4,70. Ma soprattutto ora vengono chiesti ottanta euro di fisso annuo per l'assistenza, che non è più a carico delle insegnanti.
«Basta fare un calcolo spicciolo per capire che i costi per i genitori, in un momento come l'attuale, sono lievitati» - afferma Gatti - «Con il nuovo appalto in otto anni, tra assistenza e aumento, la spesa sarà di 143mila euro in più. Per di più c'è un'altra incongruenza: ormai la mensa di Albese produce più pasti per gli altri paesi che per noi».
Decisamente diversa la visione del sindaco, Alberto Gaffuri: «I numeri messi a base d'asta sono minimi, non hanno un interesse perché l'amministrazione non lucra sulla mensa. L'importante è la qualità del servizio».
Gaffuri rimarca il miglioramento del servizio: «Innanzitutto con non poche difficoltà abbiamo spostato la mensa da un sottoscala, com'era prima, al padiglione, dandole una dignità. Non c'era neppure uno spazio per i rifiuti, che erano lasciati all'esterno» - sostiene - «La Cir si è vista aumentare i costi, tra cui il canone, deve ora fare la pulitura del padiglione e ci spetta una royalty di 0,05 euro per i pasti portati fuori. A tutti piacerebbe dare un servizio gratis, ma l'importante è che non ci sia, come prima, un servizio in perdita. Mi stupiscono queste critiche da un ex assessore che non ha mai portato una proposta in questi anni».
Della questione si parla sul sito Internet del Comune.
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