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Mercoledì 30 Gennaio 2013
I messaggi dei piccoli imprenditori
«Non vendete la nostra passione»
Viaggio nel libro nero di Confcommercio e nelle mail raccolte da Confartigianato
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«Siamo stanchi e arrabbiati, non vendete la passione che ci anima». L'angoscia di chi comunque non smetterà di alzare la saracinesca: «Ma pur con la ferma volontà di continuare a lottare pretendiamo di essere ascoltati». Accanto a quella di chi medita di lasciare, perché ormai stritolato da tasse e burocrazia: «Se il clima e tutto il sistema vanno avanti in questa situazione, mi dispiace ma io getto la spugna con tutte le conseguenze che derivano da una chiusura di un'attività storica». E ancora: «Stiamo chiudendo. Per colpa di chi?»
Confartigianato, con il suo presidente Marco Galimberti, ha voluto invece dare a Tortora un dipinto, "La Pietà" con il tricolore sofferente. Nei giorni precedenti aveva però raccolto delle indicazioni dagli associati, con delle mail: che domande vorreste fare voi al prefetto? Anche qui sono piovute le risposte. Richieste concrete, e sentite, come il taglio alla burocrazia «e più trasparenza per sapere che fine fanno i soldi pagati allo Stato... come vengono spesi a partire dagli enti locali, i primi a sprecare denaro pubblico».
Infine, lo sfogo amaro: «Io imprenditore da oltre tre decenni urlo tutte le sere per dare sfogo a tutta la rabbia che ho dentro e non mollo».
OGGI UNA PAGINA SUL GIORNALE, DEDICATA ANCHE ALLE PROTESTE SUL TURISMO
LEGGI ALCUNI MESSAGGI DEL LIBRO NERO DI CONFCOMMERCIO
E LE MAIL DI CONFARTIGIANATO
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