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Venerdì 01 Febbraio 2013
Menaggio, non era lavoro nero
Assolto il gestore del lido
Nell'agosto 2008, all'indomani dello scandalo Lake Holiday, la gestione della struttura era stata affidata in via provvisoria dal Comune al Calcio Menaggio, società di cui l'imputato era presidente. Finì a processo per la presenza di sette persone al lavoro
Nell'agosto 2008, all'indomani dello scandalo Lake Holiday, che aveva coinvolto politici e funzionari del coordinamento turistico del Lario per le spese gonfiate relative all'ambizioso progetto di rifacimento del Lido Giardino, la gestione della struttura era stata affidata in via provvisoria dal Comune al Calcio Menaggio, società di cui l'imputato era presidente.
Gli agenti della guardia di finanza, in occasione di un sopralluogo, rilevarono la presenza di sette persone, tra cui due minorenni, impegnate nelle mansioni che richiedeva la conduzione del Lido e, nonostante tutti avessero assicurato di essere lì a puro titolo di volontariato, occuparsi di un'attività economica come uno stabilimento balneare, secondo gli operanti, era da considerarsi attività lavorativa.
Da lì il rinvio a giudizio per l'allora presidente della società sportiva, difeso in aula da Elena Mascetti e Cesare Piovan. Non c'è stato nemmeno bisogno di sentire i sei testi convocati, tra cui il sindaco del paese, Alberto Bobba, perché l'ispettorato del lavoro, nel frattempo, ha compiuto le necessarie indagini propendendo sull'effettiva presenza come volontari dei sette soggetti individuati, tutti soci del Calcio Menaggio.
Il giudice, Carlo Cecchetti, ha accolto la richiesta di assoluzione formulata dal pubblico ministero, Luciano Ferrara, e ha assolto l'imputato, come detto, "perché il fatto non sussiste". «Ho rischiato una condanna penale e una maxi-sanzione di 70 mila euro - commenta Cavigioli - ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Nonostante questo spiacevole episodio, rifarei quel che ho fatto e sono ben lieto di essermi impegnato a lungo nel Calcio Menaggio a favore dei giovani. Sono grato, in particolare, all'allora segretario Walter Merletti, la persona che mi è stata più vicina. L'unico rammarico, invece, è non aver ancora potuto vedere il nuovo campo sportivo promesso tanti anni fa».
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