Racket delle badanti
Parte l'inchiesta

La Procura apre un fascicolo dopo la denuncia lanciata sul nostro giornale da una cittadina comasca

C0MO Racket delle badanti: la Procura di Como ha aperto un fascicolo.
Primo passo ufficiale della Procura sul caso segnalato da Maria Teresa Cacciola, che aveva intravisto dietro all'assunzione di una badante equadoregna una vera e propria organizzazione che piloterebbe le lavoratrici verso le varie famiglie, estorcendo parte dello stipendio.
Quello della Procura è un fascicolo per atti relativi agli articoli dai noi pubblicati nel quale si segnalava questa situazione perlomeno sospetta. Si tratta di un'indagine esplorativa per fare luce su una situazione non del tutto chiara. Al momento si tratta di atti che non costituiscono reato, in quanto non ci sono elementi concreti per formalizzare un'accusa, anche verso ignoti. Non ci sono ipotesi di reato, ma si tratta comunque di un primo passo per comprendere cosa si celi dietro al "giro" delle badanti sudamericane.
Certo è che, se fossero confermate le supposizioni avanzate da Maria Teresa Cacciola, ulteriormente supportate dalle "voci" giunte ai sindacati, ci potrebbe essere un'associazione a delinquere legata alla comunità equadoregna in città, che effettua delle estorsioni ai danni di connazionali.

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