Confindustria, giovani a confronto
In azienda preparati contro la crisi

Dal dibattito sul caso Calligaris un viaggio nelle voci delle nuove leve della classe imprenditoriale

COMO Il passaggio generazionale in azienda non fa paura. E i giovani di Confindustria sottolineano gli aspetti fondamentali: una visione comune, ma anche la consapevolezza che le sfide di oggi sono cambiate.

Il dibattito nasce dal caso Calligaris, presentato lunedì sera in via Raimondi.

«Non esiste - dice il presidente del Gruppo giovani di Confindustria Como, Alessandro Rampoldi - un momento tranquillo, o più adeguato d'altri, per farlo. Non si tratta, come spesso si crede, di un passaggio naturale, ma è un'esigenza che va preparata a fondo».

Le statistiche citate da Rampoldi sottolineano quanto «aziende a leadership individuale guidate da under 40 sono più performanti di 3-5 punti percentuali rispetto alle altre». Un dato che si scontra con il fatto che «il 20% delle aziende italiane è condotto da ultrasettantenni».

«Il passaggio generazionale - spiega Valentina Bellotti (Bellotti spa) - è un momento strategico, che non va sottovalutato. Non si tratta, infatti, soltanto di un cambio delle persone. Il vero nodo sta nel fatto che, probabilmente, le strategie che hanno reso competitiva l'azienda nel passato non sono più attuali e corrisponde anche un differente approccio al mercato».

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