La collera dell'edilizia comasca
«Stato, ci usi come cassa»

Le voci dei 100 imprendiditori e architetti che ieri si sono riuniti a Milano

COMO Anche la voce degli imprenditori e degli architetti comaschi è risuonata forte e chiara alla giornata alla Giornata della collera a Milano. Con un alt deciso contro il fisco opprimente, i pagamenti ritardati e la burocrazia.

Tra i 10mila elmetti gialli che hanno tappezzato piazza Affari - simbolo dei posti di lavoro persi nel settore nel solo Comune di Milano nel 2012 - c'erano infatti 100 comaschi.

«Siamo in collera perché ci rendiamo conto che i nostri saperi vengono messi a dura prova e dispersi - ha sottolineato Angelo Monti, presidente ordine degli architetti - ma, all'interno di ogni elmetto, c'è pure la voglia di ricominciare dal momento che il lavoro è sempre stato strutturale al nostro Paese».

Del resto, i rappresentanti di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Fimaa Confcommercio si sono visti concordi nell'evidenziare il fatto che «la casa deve tornare al centro dell'agenda della politica, non deve più essere presa in considerazione solo come leva fiscale per l'erario».

«Ci auguriamo che i nuovi governi sappiano mantenere gli impegni presi - commenta Virgilio Fagioli, presidente di settore di Confartigianato - questa volta, staremo all'erta, ogni passo falso sarà per noi fatale».

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