Tessile e arredo, i distretti
tengono duro con l'export

Il mondo del legno brianzolo sale nelle esportazioni del 6,6%. La seta alimentata dal mercato del lusso

COMO La qualità il punto di forza, che permette a tessile comasco e arredo brianzolo di distinguersi, ancora una volta, e di avere segnali positivi sull'export.

Anche se certo si lotta in un periodo delicato. Ecco quanto emerge dal rapporto di Intesa Sanpaolo sui distretti.

Con 2,9 miliardi fatturati nel 2011 da 393 imprese del distretto brianzolo del mobile, i segnali di recupero rispetto a quanto perso nel 2009 (-20%) sono lievi, col 3,5% recuperato nel 2010 e solo lo 0,9% nel 2011, anno in cui è pesata la crisi del mercato interno e quella immobiliare di alcuni mercati di sbocco che non hanno permesso all'export di superare il 4,1%. Un mancato recupero, quello del biennio 2010-11, che lascia il fatturato del distretto lontano (-17,8%) dal 2008.

I segnali positivi del 2012 sono dovuti all'export, cresciuto del 6,6% nei primi nove mesi dell'anno. Netto, invece, il recupero del settore seta-tessile valutato sui risultati di 285 imprese comasche che nel 2011 hanno fatturato 1,7 miliardi: determinante il segmento del lusso.

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