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Giovedì 21 Febbraio 2013
E' il re dei giovani a Sanremo
Ora Maggio presenta l'album
Antonio Maggio gioca la carta dello "store tour", esibizioni direttamente nei negozi di dischi, nella fattispecie quelli de La Feltrinelli: a Milano sarà l'1 marzo nello spazio di piazza Piemonte 2
Gioca la carta dello "store tour", esibizioni direttamente nei negozi di dischi, nella fattispecie quelli de La Feltrinelli: a Milano sarà l'1 marzo nello spazio di piazza Piemonte 2.
Secondo i dati diffusi Antonio ha vinto con il 35,6% dei voti, primo per la giuria di qualità (43%) e terzo per il televoto (28.11%) e questo è un dato da analizzare per chi accusa il Festival di Sanremo di essere "ostaggio" dei talent show.
Cinque delle ultime sei edizioni sono state vinte, nella categoria maggiore, da artisti provenienti da "Amici di Maria De Filippi" - Marco Carta, Valerio Scanu e Emma - mentre Marco Mengoni, da "X Factor", che già una volta si era classificato terzo, quest'anno ha vinto. L'eccezione è stata il professor Roberto Vecchioni, ma la sostanza non cambia. Ma i talent non portano la stessa fortuna a tutti all'Ariston: non ne hanno portata, negli anni passati, a Giusy Ferreri né a Noemi, prime nelle classifiche di vendita, ma lontane dal podio.
Quest'anno la fresca vittoria di Chiara e gli occhioni di Annalisa non sono serviti. Ebbene, ecco Antonio Maggio che, addirittura, per tutta la durata della manifestazione, così come nei comunicati stampa ufficiali, non fa menzione della sua appartenenza passata agli Aram Quartet, vincitori della primissima edizione di "X Factor". Quella band è lo scheletro nell'armadio del sistema talent: vinsero, sconfiggendo la Ferreri, ma "Non ti scordar mai di me" diventa un tormentone richiestissimo che sbaraglia via in un attimo il ricordo di "Chi (Who)", il brano del gruppo che realizza un mini.
Deve aspettare quasi un anno per vedere concretizzato fuori tempo massimo il sogno dell'album (bisogna ricordare che chi vince si porta a casa un contratto da 300mila euro finalizzato proprio alla realizzazione e alla promozione di un cd).
"Il pericolo di essere liberi" non lascia traccia, la Sony lascia scadere il contratto e il quartetto si scioglie. Ma Maggio non si arrende, scrive da sé le sue canzoni, riesce dove gli Aram Quartet avevano fallito (avevano proposto un brano a Sanremo 2009, ma la commissione lo ha rifiutato) e, ora, ha vinto e lo attende quel successo a lungo inseguito.
Ma, per favore, non parlategli di talent: è un ricordo che, probabilmente, preferirebbe cancellare. Ora lo interessa solo fare ascoltare le dieci canzoni autografe che compongono l'album, a cominciare da "Mi servirebbe sapere", fresca e orecchiabile.
Alessio Brunialti
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