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Venerdì 22 Febbraio 2013
Voto, i consigli del sindaco
a spese del Comune
Carate Urio, fa discutere l'iniziativa del sindaco Daniele Maggi che ha spedito alle famiglie su carta intestata una lettera in cui dà consigli trasversali per le elezioni
Non scontenta quasi nessuno il sindaco di Carate Urio Daniele Maggi, se non forse qualcuno dei suoi concittadini, che di fronte alla lettera indirizzata negli ultimi giorni a tutti i capofamiglia del paese con i "suggerimenti" per il voto di domenica, ha storto un po' il naso. Sarà che in tempi di spending review e vacche magre 500 euro sono sempre 500 euro, sarà che, poi, la lettera è composta su carta intestata al Comune e al Sindaco, quasi fosse una comunicazione istituzionale e non già politica, sia pure trasversale.
Politico di razza, un passato nella direzione dell'Udc nazionale di Pierferdinando Casini, poi nel Pdl, oggi con Fratelli d'Italia, Maggi non fa una piega. E garantisce: «Non ci sono soldi (pubblici, ndr) spesi meglio di quelli investiti per aiutare i cittadini chiamati al voto, soprattutto in una fase così caotica della nostra storia politica. Mi sono limitato a indicare i nomi di chi si è speso per il territorio, amici e colleghi che, a prescindere dalla loro appartenenza, hanno dimostrato di voler e di poter fare. I soldi? Certo, abbiamo speso denaro del Comune per l'acquisto dei francobolli, ma a chi mi critica dico che si tratta di un compito istituzionale del sindaco. Siamo in democrazia, e se ci sono persone che si mettono in gioco, è giusto raccontarlo, spiegarlo alla comunità che rappresentano».
La lettera di Maggi, che si conclude con un invito («votiamo, secondo coscienza, ma votiamo») ha suscitato diversi malumori, a Carate ma non solo. «Chi si lamenta sbaglia - conclude lui -. Avrei potuto dire: "votate Butti", che tra l'altro è un mio amico. Allora avrei capito. Ma così... Sono stato democratico».
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