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Martedì 05 Marzo 2013
Le oscure afflizioni di Blanche
Una donna si esplora la mente
Al Piccolo Teatro Grassi di Milano da oggi (martedì 5 marzo) fino al 24 marzo (biglietti da 33 a 26 euro, info 848.800.304 e www.piccoloteatro.org) "Un tram che si chiama desiderio" del drammaturgo statunitense Tennessee Williams per la regia di Antonio Latella
Si tratta di "Un tram che si chiama desiderio" del drammaturgo statunitense Tennessee Williams. Lo porta in scena Antonio Latella che firma la regia dell'allestimento e dirige, sulla scena, Laura Marinoni attrice milanese dal forte carattere, qui calata nei panni di Blanche e Vinicio Marchioni attore calabrese che il pubblico televisivo cha apprezzato nel ruolo del "Freddo", nella serie "Romanzo criminale".
In questo spettacolo Marchioni interpreta il personaggio di Kowalsky. Scritto nel 1947, il testo teatrale debuttò a Broadway nel dicembre dello stesso anno, con la regia di Elia Kazan e Marlon Brando nel ruolo di Stanley Kowalsky.
Qualche anno dopo, lo stesso Kazan ne avrebbe presentato una riduzione cinematografica destinata al successo, sempre con l'interpretazione di Brando, consacrando così anche questo e altri drammi di Williams. Divenuto un cult delle scene contemporanee, ora "Un tram che si chiama desiderio" viene riletto da Latella in chiave psicanalitica. Una scelta che ha fruttato grandi consensi, visto che lo spettacolo, che arriva al Piccolo per la prima volta, ha, in realtà, già vinto un lusinghiero numero di premi: Hystrio e Ubu alla regia, Hystrio all'interpretazione e Le Maschere del Teatro come miglior attrice protagonista a Laura Marinoni, Le Maschere del Teatro e Premio Ubu come miglior attrice non protagonista a Elisabetta Valgoi.
La critica è dunque concorde nelll'esaltare sia la qualità artistica degli interpreti, sia la rilettura del regista napoletano che appare originale dal punto di vista narrativo.
Si parte, infatti, dalla conclusione del dramma, quando, nella scena finale, Blanche rivive l'intera vicenda accaduta, in un flashback che guida lo spettatore a rileggere le relazioni tra i personaggi sulla scena.
La storia viene raccontata dalla donna, come durante una seduta di analisi, per cercare, nella propria esperienza, le ragioni del male oscuro che la turba e la affligge. La rilettura cambia anche il modo di concepire la realtà scenica che non ha piùù una funizone "mimetica" di rappresentazione della realtà che cade sotto ai nostri occhi. Piuttosto l'ambiente ingombro di oggetti di uso quotidiano è frutto di un ricordo che nasce e germoglia nella mente di Blanche.
La versione di Latella non trascura i modelli che vengono citati anche in modo ironico e irriverente.
Sara Cerrato
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