Antonio, sulle note di Zucchero
il lungo addio di tanti amici

Tantissimi ragazzi, numerose rappresentanze di associazioni e una folla immensa hanno accompagnatoper l'ultima volta Antonio Peverelli, strappato alla vita da una brutta malattia a soli 13 anni

SORICO - Tantissimi ragazzi, numerose rappresentanze di associazioni e una folla immensa hanno accompagnatoper l'ultima volta Antonio Peverelli, strappato alla vita da una brutta malattia a soli 13 anni.
È stata una cerimonia caratterizzata da intensi momenti musicali. La musica era una delle passioni di Antonio, che già suonava nel corpo musicale Tre Pievi, e la banda del paese ha reso omaggio al suo giovane musicante con i brani che a lui piacevano di più, in chiesa e al cimitero.
Al termine della funzione gli amici hanno acceso un registratore che ha diffuso le note  di "Come il sole all'improvviso", una canzone di Zucchero che avevano  ascoltato tante volte assieme.
Sono stati proprio i coetanei a rendere davvero speciale la cerimonia di commiato: prima dell'omelia si sono avvicendati sull'altare a leggere messaggi spontanei e affettuosi, ricordando le barzellette e gli scherzi, ma anche il coraggio con cui il loro sfortunato amico ha affrontato la malattia.
«Hai trasmesso anche a noi la grinta con la quale hai saputo lottare fino all'ultimo - ha letto un compagno di classe -. Sarai sempre nei nostri cuori». Tanta commozione attorno al feretro bianco. Anche il parroco, don Roberto Vaccani, che ha celebrato attorniato da altri sacerdoti della zona, non è riuscito a trattenere le lacrime: «Ho avuto la fortuna di andare a trovare Antonio in ospedale pochi giorni fa: mi ha detto grazie, una parola che per lui era consueta, e poi mi ha dato un bacio. Un bacio che, sono certo, era rivolto alla comunità. Papa Francesco - ha aggiunto don Roberto - ha detto che le tre cose più importanti di questa nostra vita ci sono la verità, la bontà e la bellezza e Antonio le incarnava alla perfezione. Il brano del Vangelo, inoltre, ci ha ricordato che per i bambini è più facile entrare nel Regno dei cieli, perché capiscono meglio le cose importanti della fede, e il nostro giovane amico, adesso, è accanto al Signore. A mamma Federica, a papà Tiziano e ai due fratelli voglio ricordare che un giorno, come abbiamo sentito nel brano del profeta Isaia, ci ritroveremo tutti assieme, con i nostri cari, a una grande festa in un posto meraviglioso».
Emozionante anche l'applauso spontaneo che ha accompagnato il lancio di palloncini bianchi con le lettere del nome Antonio scritte sopra; poi, tra due ali di folla commossa, il feretro ha preso la via del cimitero, dove la banda ha dedicato ancora dolci note al suo giovane musicante, volato in cielo con il suo amato sassofono, una maglia della squadra del cuore, la Juventus, autografata dai giocatori, e un orologio, che col suo battito scandirà il tempo del suo viaggio in Paradiso.

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Eco di Bergamo I funerali di Antonio