Frontalieri, l'Udc insiste
E il Pd chiede uno statuto

Il partito svizzero ironizza sulle reazioni al manifesto in mutande. A Roma mozione per dare garanzie ai nostri lavoratori

COMO Frontalieri, la guerra continua. Chiede «un più convinto impegno del Governo» sono i deputati comaschi Chiara Braga e Mauro Guerra.  Si vuole un tavolo di confronto e l'obiettivo è «definire un quadro chiaro dei diritti e doveri». Va ricordato che lo scorso febbraio era stato firmato dai sindacati e dalle Acli un manifesto.

Ma intanto torna all'attacco l'Udc svizzera dopo i manifesti con i ticinesi in mutande. Che da Lugano ironizza: «Abbiamo già abbastanza frontalieri lavoratori, senza che vi si aggiungano quelli politici e mediatici».

E rimarca: «A noi non danno fastidio i 36mila frontalieri del preaccordo di libera circolazione che occupavano manodopera di cui avevamo bisogno, bensì gli oltre 20mila in più da allora, i cui impieghi erano tradizionalmente occupati da personale indigeno». E rilanciano: senza i frontalieri, l'economia comasca varesina rischia un'impennata della disoccupazione nel territorio.
Botta e risposta anche sul nostro sito internet. C'è chi dalla Svizzera commenta: «I frontalieri si guardano bene dal trasferirsi armi e bagagli in Ticino perché perderebbero i vantaggi fiscali».

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