Slot e gioco d'azzardo
Duecento malati a Como

Sempre più comaschi costretti a ricorrere agli esperti dell'Asl per farsi curare

COMO Duecento persone malate di gioco curate dagli esperti dell'Asl di Como. «Ma quella che abbiamo vista negli ultimi dieci anni - precisa Raffaela Olandese, responsabile del servizio per le tossicodipendenze - è solo la punta dell'iceberg». La realtà è infatti decisamente più drammatica.

Mentre sempre più bar della nostra provincia scelgono di dire «no» alle slot, il dipartimento antidroga della presidenza del consiglio ha varato ieri un Osservatorio sulla dipendenza del gioco d'azzardo. Tra gli obiettivi anche la dotazione di un software presso i Sert per la raccolta e l'elaborazione automatica in tempo reale dei dati sui giocatori patologici, che sono in carico alle strutture sanitarie pubbliche.

In realtà a Como una raccolta di dati simile è già attiva da una decina di anni, anche se i numeri più significativi finora elaborati riguardano i comaschi che fanno uso di droghe o soffrono di alcolismo. Ma ultimamente molto si sta facendo anche sul fronte della cosiddetta ludopatia.

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