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Venerdì 05 Aprile 2013
Da Caslino alla Croisette
Sitzia lancia Crossroads
Quest'anno, a rappresentare l'Italia sulla Croisette, ci sarà anche uno strano comasco: Renato Sitzia, sardo di Sant'Antioco, 49 anni, da dieci a Caslino al Piano (Cadorago). Presenterà il corto "Crossroads"
Quest'anno, a rappresentare l'Italia sulla Croisette, ci sarà anche uno strano comasco: Renato Sitzia, sardo di Sant'Antioco, 49 anni, da dieci a Caslino al Piano (Cadorago). Deciso ad affermarsi nel mondo dello spettacolo, Renato ha sostenuto questo sogno affiancando a esperienze televisive altre svariate attività lavorative: dal meccanico al falegname, dall'autista all'operaio. Ma per il maggior tempo è stato operatore turistico.
Attento alla propria formazione artistica, si è specializzato in dizione e recitazione al Centro Teatro Attivo di Milano. È proprio frequentando gli ambienti milanesi che entra in contatto con Luca Grasso, tra i titolari dell'agenzia milanese di produzione video "Evoluzione Creativa", che si occupa di ideazione e realizzazione di televendite, telepromozioni, video aziendali e showreels. Grasso, in veste di autore, coinvolge Sitzia nella lavorazione del thriller psicologico "L.O.M.- Loss Of Memory" diretto da Egidio Maggi.
Reciprocamente soddisfatti dei risultati, la collaborazione tra i due prosegue nel nuovo progetto di Grasso, che lo vede questa volta coinvolto anche come regista, intitolato "Crossroads". Presentato nella sezione cortometraggi all'ultima edizione dei David di Donatello, questo concorrerà, nella medesima categoria, al prossimo Festival di Cannes dal 15 al 26 maggio.
Più che un low budget si tratta di un "no budget". Un corto "sperimentale", un puzzle di eventi montato scompaginando la linearità narrativa; delle azioni rimangono solo le conseguenze; tocca infatti allo spettatore, partendo da queste, cercare di risalire alle cause iniziali. Il "crossroads", l'"incrocio", il "crocevia", cui il titolo si riferisce, coincide con uno di quei momenti in cui si è costretti, dalle circostanze, a fare i conti con se stessi.
In una Milano frenetica, restituita nei suoi scorci più rappresentativi (anche se a imporsi sull'intera visione è un frame sinistro del Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa), un uomo d'affari, interpretato con sofferto trasporto da Sitzia, in seguito a un incontro dall'esito imprevisto, si troverà costretto a riconsiderare il proprio concetto di vita, le sue priorità.
Un po' per affettuoso campanilismo, ma soprattutto per l'impegno e la passione di partecipare a progetti cinematograficamente coraggiosi, in tanti augurano a Renato che a Cannes possa avere tutta la visibilità possibile.
Matteo Marelli
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