Concorso vigili truccato
«Impuniti gli ex assessori»

I giudici di Como durissimi contro chi, a loro giudizio, ha rivelato in anticipo le tracce del tema per l'esame

COMO Il processo sul concorso truccato per un posto come agente della polizia locale a Como ha causato «effetti nefasti all'amministrazione comunale» ed è stato viziato da un «paradosso»: chi ha tradito il segreto a cui era tenuto rivelando in anticipo le tracce di esame non è stato mai neppure imputato.

Giudici di Como durissimi nel motivare la sentenza che, lo scorso gennaio, ha condannato un imputato (Bruno Polimeni, vigile e dirigente sindacale del Siapol) e assolto gli altri quattro (Tullio Saccenti, Vincenzo Graziani, Antonella Rosati e Alessandra Saccenti).

Nella motivazione i giudici hanno scritto che un'inchiesta accidentata «ha sortito effetti paradossali, per i quali i soggetti a carico dei quali sono emersi indizi di reità come i primi e principali responsabili della fuga di notizie, ossia gli assessori Paolo Gatto e Francesco Scopelliti, non risultano imputati in questo processo».

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