Bossi e Maroni blindano la Lega
E rispuntano i diamanti di Belsito

«La Lega è immortale, noi abbiamo le idee e i progetti» ha scandito il segretario dal palco. «Non possiamo metterci a litigare e fare felici i romani» ha ruggito il presidente. Di nuovo leader sul Pratone

PONTIDA «La Lega è immortale, noi abbiamo le idee e i progetti». Così il segretario federale della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dal palco di Pontida. «Noi abbiamo deciso di fare la Macroregione: mettere insieme le idee e progetti, realizzare cose concrete. Il Piemonte si occuperà delle infrastrutture - ha spiegato Maroni- quali investimenti fare nelle salvaguardia dell'ambiente e del territorio, con il Veneto abbiamo pensato che loro si metteranno a sviluppare il sistema che riguarda la salute e le politiche sociali. Noi come Lombardia ci occuperemo del sistema fiscale, delle imposte che vogliamo ridurre».
Maroni, nel rispedire al mittente ogni ipotesi di disgregazione del partito, dal palco ha anche sfoderato i famosi diamanti di Belsito.
«I veri diamanti - ha scandito - sono i militanti. Eccoli qua i diamanti di Belsito. Sono per i militanti, per le sezioni». Poi ha aggiunto: «Valgono diecimila euro l'uno e li voglio dare alle sezioni. Li consegnerò ai militanti che si sono impegnati, che si rimboccati le maniche e tengono alto l'onore
della Lega. Si impegnano non per se stessi o per le proprie poltrone».
Poco prima di lui, a salire sul palco era stato Umberto Bossi: «Non possiamo metterci a litigare e fare felici i romani» ha ruggito il Senatur. «Noi vogliamo il cambiamento, niente insulti e niente fischi, non fate felici le  canaglie romane, sono là dall'altra parte del televisore sperando che Pontida finisca male, sperano che ci meniamo» ha aggiunto Bossi «qui c'è la concordia, qui si mise la base solida dell'amicizia e la stima  eciproca: noi siamo fratelli, tutti per uno, tutti per tutti».

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