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Domenica 07 Aprile 2013
Bossi e Maroni blindano la Lega
E rispuntano i diamanti di Belsito
«La Lega è immortale, noi abbiamo le idee e i progetti» ha scandito il segretario dal palco. «Non possiamo metterci a litigare e fare felici i romani» ha ruggito il presidente. Di nuovo leader sul Pratone
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Maroni, nel rispedire al mittente ogni ipotesi di disgregazione del partito, dal palco ha anche sfoderato i famosi diamanti di Belsito.
«I veri diamanti - ha scandito - sono i militanti. Eccoli qua i diamanti di Belsito. Sono per i militanti, per le sezioni». Poi ha aggiunto: «Valgono diecimila euro l'uno e li voglio dare alle sezioni. Li consegnerò ai militanti che si sono impegnati, che si rimboccati le maniche e tengono alto l'onore
della Lega. Si impegnano non per se stessi o per le proprie poltrone».
Poco prima di lui, a salire sul palco era stato Umberto Bossi: «Non possiamo metterci a litigare e fare felici i romani» ha ruggito il Senatur. «Noi vogliamo il cambiamento, niente insulti e niente fischi, non fate felici le canaglie romane, sono là dall'altra parte del televisore sperando che Pontida finisca male, sperano che ci meniamo» ha aggiunto Bossi «qui c'è la concordia, qui si mise la base solida dell'amicizia e la stima eciproca: noi siamo fratelli, tutti per uno, tutti per tutti».
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