Giovani e star sono fiduciosi
Sarà un Salone del Mobile doc

Milano, oggi inizia la manifestazione che rimarrà aperta fino a domenica (9.30-18.30, fino a venerdì solo addetti ai lavori)

MILANO Ore 9.30, inizia il Salone internazionale del Mobile. E gli imprenditori brianzoli sono carichi: i giovani, le star, chi si era allontanato magari, ma torna.

Valerio Galbiati, giovane artigiano canturino specialista nei letti in ottone, dopo essere caduto sotto i colpi della prima crisi del 2003, qualche anno fa ha virato sull'estero e si è rialzato tornando oggi al Salone forte di una strategia aziendale totalmente rinnovata.

«Già 15 anni fa - dice - al Salone del Mobile era chiaro che il futuro sarebbe stato sull'estero. Ma noi lavoravamo solo per l'Italia, perciò abbiamo smesso di frequentare la fiera».  Poi, anche il mercato interno si è fermato e lui, col fratello Lucio, hanno diretto ogni sforzo sull'estero, a partire dalle repubbliche ex sovietiche: «Quest'anno - dice - vedo una frenesia positiva fra colleghi e falegnami impegnati su nuovi prodotti e materiali. La strada giusta, per artigiani e industriali, è questa, al Salone quindi sull'estero».

Un'altra azienda che conferma è Silik Spa, impresa storica del settore e fedelissima del Salone. «La risposta vivace - dice la creativa canturina - è dovuta a una promozione a tappeto. Al Salone le novità di Creazioni saranno un'amaca da interno e una rivisitazione di una poltrona anni Quaranta, in uno stand monocolore che riprende la "Rapsodia in blu" di George Gershwin».

«Russia, Golfo Arabo, India e Cina sono i Paesi che verranno a visitarci e a conoscere il nostro lavoro», dice Patrizia Tagliabue, artefice, col fratello Andrea, dell'internazionalizzazione dell'azienda di famiglia, la "A6A", 15 dipendenti a Cantù. L'impresa è stata fondata 65 anni fa da suo nonno Giorgio, ha avuto continuità coi figli Alberto e Alessandro fino alla svolta estera della terza generazione.

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