Boom di turisti cinesi
Como studia come averli

Dalla Cina provengono ormai il numero maggiore di viaggiatori del mondo. Ristorexpo pensa a una versione orientale. Un albergatore: oggi le nostre zone viste come tappa da Malpensa

COMO A caccia di turisti cinesi: sono i più numerosi del mondo, ma in Italia c'è ancora molto da fare. E Como studia strategie.

A livello mondiale sono sono diventati la prima fonte di reddito per il settore turistico globale. Una forza da 79 miliardi di euro.

Peccato, però, che questa spinta, sul lago di Como, non la si senta ancora. I dati diffusi da Confcommercio Como, infatti, sono impietosi. Del milione e 979mila giornate di presenza dei turisti stranieri a Como nel 2012, soltanto lo 0,7% ha riguardato ospiti cinesi, che tra alberghi e altre forme di ospitalità hanno consumato 13.680 notti in totale. Un dato, quest'ultimo, addirittura in seppur leggera flessione, visto e considerato che nel 2011 le presenze cinesi furono complessivamente 13.811.

«Soprattutto in concomitanza con Expo 2015 - afferma Giovanni Ciceri, presidente dei pubblici esercizi di Confcommercio Como e del centro espositivo Lariofiere di Erba - è fondamentale avviare una collaborazione con le agenzie che si occupano del turismo proveniente della Cina». Anzi LarioFiere sta pensando di organizzare una speciale edizione di Ristorexpo orientale l'anno prossimo.

«Le comitive cinesi che arrivano in Italia sono ancora molto legate alla visita delle principali città italiane. Arrivano sì anche a Como, ma solo come tappa di passaggio dopo Malpensa».  Angelo Cairoli, direttore dell'Hotel Albavilla di Albavilla, da anni ospita gruppi organizzati provenienti dalla Cina, oppure dal Giappone.

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