Antonello Passera benefattore
Il ricordo di Figini e Cometa

L'imprenditore prematuramente scomparso sosteneva Cometa, l'associazione comasca dedicata all'accoglienza, attraverso l'affidamento, di bambini e ragazzi in difficoltà. Ma non voleva che si sapesse

COMO Antonello Passera verrà ricordato anche come benefattore: è il lato forse più sconosciuto dell'imprenditore alberghiero, di cui martedì si sono celebrati i funerali nella parrocchiale di San Giorgio.
Da anni, infatti, sosteneva Cometa, l'associazione comasca dedicata all'accoglienza, attraverso l'affidamento, di bambini e ragazzi in difficoltà.
«Credeva nei giovani - racconta Erasmo Figini - Era convinto che fossero la leva per far ripartire il motore, non solo economico e sociale, ma anche ideale del territorio. Per questo aveva deciso di investire nella formazione, strada maestra per dare loro un futuro. Ci ha sempre appoggiato con generosità, però non voleva che si sapesse».

Un mecenate anonimo, pronto a mettere mano al portafoglio quando mancavano i fondi necessari a sostenere le molteplici attività e iniziative della Casa famiglia. A offrire i suoi alberghi per una buona causa. Quando Cometa ha inaugurato il corso di “operatori sala bar” nella scuola Oliver Twist, Passera è stato tra i primi ad accogliere nelle sue strutture studenti in stage.

Inoltre, con Figini ha inventato un minimaster per dare una possibilità di inserimento a ragazzi stranieri o fuoriusciti dal sistema scolastico, spendendosi personalmente in questo complesso percorso di recupero e acquisizione di competenze.
Nel tempo era diventato una delle figure di riferimento dei docenti e questo rapporto ha liberato genialità inaspettate.

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