Dal Salone del Mobile Sos
per l'emergenza giovani

L'evento si chiude con 300mila visitatori. E un appello per la formazione

MILANO Emergenza giovani, da affrontare subito nel settore arredo.

E, mentre qualche imprenditore se la prende con le associazioni di categoria, la delusione di un settore nei confronti della politica, spesso incapace di ascoltare, se non semplicemente di esserci. Emblematica, in questo senso, la visita, prima annunciata e poi annullata dall'ex premier Silvio Berlusconi, assente al Salone Internazionale del Mobile. Si è chiusa ieri l'intensa settimana di contatti, con più di 300mila visitatori arrivati alla Fiera di Milano Rho da 160 paesi del mondo.

La forza di una rete - che si vorrebbe sempre più stretta - da 2.500 espositori. E i 700 designer ospitati, a progettare in diretta centinaia di novità nel Salone Satellite. Ora si spera che i 204mila e 850 metri quadrati di esposizione diano i suoi frutti: gli ordinativi per le aziende. Ieri, il territorio di Cantù si è ritrovato al tavolo di "Boom Way: Percorsi di Successo", convegno organizzato dall'Enaip di Cantù nella sede regionale di Milano, in via Bernardino Luini, nell'ex monastero maggiore benedettino, di fronte alla chiesa di San Maurizio, nel cuore della Milano Antica. Occasione per fare il punto della situazione, almeno pubblicamente, non tanto sul presente del Salone, ma sul futuro, con al centro il legame tra giovani e aziende del legno.

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