In 100 da Merone a Zurigo
Per dire no ai tagli Holcim

Si parte stamattina presto destinazione Svizzera  per lottare contro gli esuberi

MERONE In 100 da Merone fino a Zurigo da questa mattina presto. Una lunga trasferta in autobus, voluta per far sentire ai vertici della loro multinazionale - che ha sede in Svizzera - la voce dei dipendenti.

Voce ormai stanca di chi non vuole cedere ai propositi di ridimensionamento comunicati dagli stessi quadri all'inizio di quest'anno.  Rischiano il posto in 110 e il 31 luglio si chiude il forno.

Un centinaio di lavoratori della Holcim Italia di Merone si daranno appuntamento alle 6.30 di oggi nel posteggio dell'azienda per partire alla volta di Zurigo. Lì, fianco a fianco ai colleghi di mezza Europa, protesteranno contro i tagli previsti dalla casa madre elvetica. Nel Comasco l'azienda ha ribadito di voler dialogare con dipendenti e sindacati.
Difficile dire quanti saranno in piazza a protestare. Non sono, infatti, solo le maestranze delle sedi italiane a tremare, bensì quelle della gran parte delle realtà produttive su scala continentale. «Per quanto ci riguarda - spiega Riccardo Cutaia (Uil), in rappresentanza dei colleghi Assunta Chiusolo (Cgil) e Stefano Zucchi (Cisl) - al di là di qualche telefonata e pochi incontri informali c'è ancora molto da fare. Speriamo che a seguito della manifestazione ci siano nuove occasioni di trattativa».

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