Renzi: ecco come
cambierò il Pd

Il sindaco di Firenze, dopo il disastro nell'elezione del capo dello Stato, è pronto a candidare il suo progetto a favore di un "nuovo riformismo ". Vuole un partito rinnovato, capace di interpretare il Paese e che non si paralizzi nella difesa delle "sue correnti". Ma cresce il rischio di scissione

"Cambiare il Partito Democratico per cambiare l'Italia". Il giorno dopo l'elezione di Giorgio Napolitano e le dimissioni in blocco del gruppo dirigente del Pd, Matteo Renzi, intervistato da La Repubblica, lancia la sua sfida. È pronto a candidare il suo progetto a favore di un "nuovo riformismo ". Vuole un partito rinnovato, capace di interpretare il Paese e che non si paralizzi nella difesa delle "sue correnti".

Il sindaco di Firenze sprona i democratici ad accettare la sfida di un "infingardo" come Beppe Grillo dettando l'agenda del governo che sta per nascere. "Mettiamoci la faccia anche con un nostro premier" ma indicando le priorità a cominciare dall'emergenza lavoro e senza aver paura del popolo del web.

Un esecutivo che duri non più di un anno per poi tornare al voto con una nuova legge elettorale e dopo aver approvato un pacchetto di provvedimenti che diano una boccata d'ossigeno ai cittadini. E magari dopo aver introdotto l'elezione diretta del capo dello Stato. "A questo punto il Pd è in un angolo. O ne esce oppure salta in aria".

Intanto però il Pd sta implodendo. Il tutta Italia la base protesta dopo le figuracce per l'elezione del capo dello Stato. E resta alto il rischio di scissione.

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