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Giovedì 25 Aprile 2013
Uggiate, la Beffa del Tutor
Alla ditta i soldi delle multe
A un mese dall'attivazione sulla Lomazzo-Bizzarone spuntano le clausole della scrittura privata stipulata tra l'amministrazione provinciale di Como e l'azienda milanese proprietaria delle apparecchiature, la Safety 21.
Il contratto è tutto da leggere, e dice molto del destino del contribuente automobilista, che paga multe salate convinto - magrissima consolazione - che se non altro l'ente pubblico guadagnerà un po' di euro per rifare le strade, qualche rondò e rendere il traffico più scorrevole. Sbagliato.
Qui, chi incassa davvero sono soprattutto i proprietari del tutor, come si evince da alcune delle clausole di un contratto che sa di cottimo, nonostante lo vieti espressamente la legge 120 del 2010.
Dunque: oltre al canone fisso per il noleggio delle apparecchiature (4mila euro al mese), per ciascuna foto decrittata la Provincia paga 35 euro più Iva, cioè 42 euro. Calcolatrice alla mano, nei casi delle contravvenzioni di importo più tenue, quelle che sanzionano superamenti dei limiti non oltre i 10 chilometri orari e che corrispondono a 42 euro, l'ente pubblico è già praticamente in perdita.
Ci arriva poco dopo, perché lo stesso accordo prevede che il gestore, cioè sempre Safety, provveda in caso di violazione a redigere i verbali, a notificarli e a incassare la sanzione sul proprio conto corrente. Tutto questo comporta un ulteriore esborso di 9.50 a verbale.
Oltre ai duemila euro al mese per ciascuno dei due apparecchi, uno per senso di marcia, Safety ne guadagna altri 15 per tutte le procedure che si attivano quando l'automobilista multato faccia ricorso. Anche in questo caso la polizia provinciale non estrae una penna. È sempre la ditta milanese a stilare verbali e controdeduzioni per il giudice di pace. E ogni volta che lo fa, ovviamente, si fa pagare.
Tutti questi soldi - e non solo questi, come vedremo - finiscono su un conto corrente di Safety, che provvederà poi a trattenere direttamente il dovuto, bene al sicuro dal rischio di incorrere nei proverbiali ritardi nei pagamenti dell'ente pubblico. Ancora: se l'amministrazione provinciale disattiva il tutor, paga penali salatissime. E le paga anche se la disattivazione è colpa d'altri. Un blackout Enel? Il tutor si spegne e paga la Provincia.
Ma ci sono altri costi fissi. Al termine del contratto, che dura un anno, per il servizio di riscossione ordinaria e gestione del conto corrente, l'amministrazione provinciale dovrà corrispondere un ulteriore somma pari all'1% del montante incassi. Per le altre voci, mica bruscolini, si guardi all'articolo pubblicato qui a fianco.
Si dirà:se non altro gli automobilisti andranno più piano, con buona pace di tutti. E invece no: perché,sempre nel medesimo contratto, è scritto a chiare lettere che Safety può decidere unilateralmente di disapplicare il tutor se, col tempo, l'apparecchio dovesse "fatturare" di meno.
In altre parole:quando tutti sapranno che sulla Lomazzo Bizzarone si rischiano multe, e andranno più piano, l'apparecchio sparirà, facendo venir meno uno dei cardini logici su cui poggiano i sistemi di rilevamento della velocità, cioè la loro funzione preventiva.
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