Erba, fiori e palloncini
per l'addio a Carola

Erba, tanti bambini ai funerali della piccola morta a sei anni per un tumore
Il parroco, don Bruno: «Era lei a darci coraggio»

Erba Non poteva essere un semplice funerale. L'ultimo saluto alla piccola Carola Colombo si è trasformato in una festa commovente. Protagonisti i suoi amici di scuola, i bimbi di prima elementare della Cesare Battisti, che hanno salutato la compagna all'uscita dalla chiesa parrocchiale di San Maurizio lanciando in cielo palloncini bianchi, sulle note di "Un angelo disteso al sole" di Eros Ramazzotti. La canzone scelta dai familiari - papà Marco, la sorella Pamela e la mamma Barbara Perego - per l'ultimo saluto.
Carola è morta martedì 23 aprile dopo aver lottato per un anno contro un tumore al cervello. Centinaia di persone ieri pomeriggio sono accorse nella frazione di San Maurizio per rendere omaggio alla piccola combattente: non tutti sono riusciti a entrare, molti hanno ascoltato la funzione celebrata da don Bruno Borelli attraverso gli altoparlanti sul sagrato della chiesa. Dentro, al centro della navata, la piccola bara bianca. Intorno tutti i compagni di scuola, entrati in fila ordinata per posare fiori bianchi ai piedi dell'amica.
A loro, ai bambini che hanno condiviso per un anno gioie e dolori di Carola, si è rivolto direttamente don Borelli nel corso dell'omelia. «I grandi vi avranno spiegato che questo è il funerale di Carola - ha detto il sacerdote - ma non è vero. Questa è l'ultima festa terrena per la vostra amica: la sua anima, il 23 aprile, ha lasciato il corpo malato ed è stata accolta in cielo con una grande festa». Dal paradiso «Carola manda qui sulla terra dei raggi di sole. Non è morta, è viva in Dio».
Don Borelli ha ricordato una bimba coraggiosa e molto fedele. «Ha attraversato un periodo di sofferenza, ma era lei a dire sempre "forza e coraggio" ai propri genitori. È questo uno degli insegnamenti più importanti che ci ha lasciato». Una forza ricordata ieri anche dalla mamma Barbara, impiegata al Selene, da papà Marco, che lavora nell'acciaieria Punto Inox di Merone, e dalla sorella Pamela, impiegata all'Effe 3: tutti e tre hanno accompagnato la bimba nella salita più difficile, con l'aiuto dei medici e dei volontari dell'Istituto dei Tumori di Milano.
Ma cosa può lasciare una tragedia simile a bimbi di sei anni? «Innanzitutto - ha detto il sacerdote rivolto ai compagni di scuola - Carola ci ha insegnato che la salute è un grande dono e dobbiamo prendercene cura. Ora inoltre avete un angelo in cielo, consideratela sempre come un'amica a cui rivolgervi».
Al termine della funzione, i bambini hanno cantato e ringraziato Carola. Le hanno anche consegnato il libro di disegni e pensieri che avrebbe dovuto portare mercoledì mattina a Papa Francesco: «Dovevi dare questo libro al Papa a Roma - ha ricordato una compagna - ma sei partita per un viaggio diverso. Ora puoi darlo direttamente a Gesù». <+togli_rientro>
L'ultima festa per Carola è proseguita sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Maurizio. Con gli occhi lucidi, sulle note di una celebre canzone di Ramazzotti, molti erbesi hanno assistito al lancio di palloncini bianchi da parte dei compagni di scuola: attaccato ad ogni pallone c'era una letterina personale per l'amica scomparsa. «Ti vogliamo bene», hanno urlato. E la piazza è tornata ad applaudire la piccola Carola, «partita per un viaggio diverso».

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