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Sabato 04 Maggio 2013
La Cassa rurale batte la crisi
Utile netto di oltre 4 milioni
Il presidente Porro: «E' nelle difficoltà che trova spazio la spinta a cambiare»
Sul giornale in edicola domenica, l'analisi socio-economica del Canturino
D'altronde molti di loro, con nel portafoglio tessere sottoscritte decine d'anni fa, sanno bene che il canturino è abituato a rimboccarsi le maniche quando le cose non girano per il verso giusto. E non è solo un luogo comune. Assemblea numero 106, come sempre capace di gremire gli spalti del palasport che ospita le partite della Pallacanestro Cantù. C'è poco da ridere, di questi tempi, ma il clima è sempre quello familiare di una rimpatriata tra amici più che l'impettito resoconto di numeri e percentuali. Uno dei segreti della Cassa rurale è anche questo, parlare la lingua dei suoi clienti. Clima a parte, anche i numeri danno conforto, soprattutto visto il terribile momento economico che il Paese sta attraversando.
La Cassa rurale chiude infatti il 2012 con un utile netto di quasi 4 milioni e 500mila euro ed è forte di un patrimonio di 269 milioni di euro a garanzia di soci, clienti e risparmiatori. La stessa Banca d'Italia, arrivata in sede in febbraio, nella relazione risultato della propria ispezione parla di «risultanze in prevalenza favorevoli», Segnali positivi che arrivano prevalentemente dall'andamento delle esportazioni, fin qui relativamente favorevole. Più difficile invece valutare l'indice delle fiducia di famiglie e imprese. Una fase in cui, ha sottolineato Porro - accanto al quale c'erano i membri del cda dell'istituito di credito - servono credibilità e condivisione per «combattere lo smarrimento e ritemprare la fiducia».
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