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Sabato 11 Maggio 2013
Rivuole i 12 lingotti d'oro
Ma il giudice dice di no
Quei centodieci chili scoperti dalla guardia di Finanza su una Peugeot station wagon restano sotto sequestro.
Questa la decisione del riesame a riguardo dei lingotti d'oro trasportati da un cittadino italiano originario dell'Olgiatese ma residente nel Mendrisiotto, di 53 anni, che di lavoro fa proprio il rappresentante di un'azienda di Chiasso che si occupa di oro e preziosi.
Il sequestro è avvenuto il giorno di Pasqua, quando i militari della guardia di finanza avevano bloccato l'automobile dell'uomo, dove viaggiavano acnhe la moglie e i bambini. L'oro, di elevatissima qualità, era stato trovato in un doppio fondo realizzato tra i sedili posteriori e quelli anteriori dell'automobile.
I legali dell'uomo - che hanno studio a Torino - hanno chiesto il dissequestro dell'oro, in quanto non lo ritengono di provenienza illecita, come invece ritengono gli inquirenti. Una richiesta respinta dal giudice per il riesame, che ha lasciato i lingotti dove erano, cioè sottochiave.
In realtà il manager italo-svizzero, dopo essere stato fermato con tutto quell'oro in auto, non ha mai voluto dare una spiegazione della provenienza di quella merce preziosa.
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