Resta l'Imu per le imprese
Associazioni in allarme

Industriali, artigiani, commercianti e agricoltori preoccupati soprattutto per la continua incertezza

COMO Slitta la discussione sulla sospensione e resta l'Imu sui capannoni e i bene funzionali alle attività produttive. Una tegola in più per gli imprenditori che, anche in provincia di Como, non ci stanno a che un tema tanto delicato per la sopravvivenza delle imprese sia trattato a questa stregua dal neo-governo di Enrico Letta.

Con una sottolineatura: «È la solita incertezza italiana» sospira il presidente di Confindustria Como Francesco Verga. «Se non si interverrà adeguatamente - dice il direttore di Coldiretti Como-Lecco, Francesco Renzoni - le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata ancora gonfiata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali. Una situazione inaccettabile, per la quale ci auguriamo venga al più presto posto rimedio».

Francesco Chirico, direttore di Confartigianato Como, osserva: «Nell'incertezza - dice - nessuno avvia investimenti. I nostri soci, ultimamente, non ci chiedono tanto quale sarà l'ammontare da pagare, quanto piuttosto quale sarà il termine ultimo».

Interviene Cna: «La pressione fiscale sta strangolando la piccola impresa. Il colpo di grazia lo sta dando l'Imu».

E i commercianti?: «È impensabile - spiega il presidente di Confcommercio, Giansilvio Privamesi - che si consideri un laboratorio o un negozio alla stregua di una villa al mare. Sono immobili funzionali al lavoro e meritano un trattamento agevolato».

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