Il Volta per ora salvo
Ma perderà il preside

Per lo storico liceo classico cittadino non si parla più di accorpamento, ma dal prossimo anno scolastico dovrebbe condividere il preside con un altro istituto. Difficile ottenere deroghe

COMO Il liceo Volta non sarà accorpato l'anno prossimo, ma dal primo settembre perderà il dirigente scolastico. Eppure sono più di mille i comaschi che vorrebbero in salvo il classico. Si avvicina la reggenza quindi, così ragiona Claudio Merletti, dirigente scolastico provinciale: «Per prassi si deve procedere così, a causa del sottodimensionamento la dirigenza andrà in reggenza, stessa cosa per l'assistente amministrativo. Non vedo margini di cambiamento, la procedura è questa, deciderà il dirigente regionale Francesco De Sanctis».

L'ipotesi dell'accorpamento per il Volta però non si verificherà di certo nel prossimo anno scolastico, dice ancora Merletti: «Spetterà alla provincia come ente referente decidere se prevedere nel suo piano scolastico un accorpamento del Volta con un altro istituto, verosimilmente un liceo, oppure se lasciarlo da solo con le sue carenze». Nel piano provinciale previsto fino al 2014 però non c'è alcuna opzione di accorpamento scolastico.

Quanto al dirigente non resta che sperare in una sempre più difficile eccezione, come spiega l'attuale preside Luigi Villa «Sarà il dirigente dell'ufficio scolastico regionale a valutare se ci sarà una deroga, vedremo se applicherà la norma in maniera rigorosa o se ci sono margini. Sono riflessioni che non spettano a noi».

Certo se al Volta fosse data questa opportunità, mantenere nonostante i numeri il dirigente e in futuro evitare l'accorpamento, potrebbero scattare sentimenti di rivalità, non solo antipatie, ma anche ricorsi. Più probabile allora che dal primo settembre Nicola D'Antonio, già dirigente del liceo Teresa Ciceri, prenda le redini anche del classico.

Bruno Saladino, presidente dell'associazione ex allievi, continua a sostenere il Volta: «La petizione ha raggiunto quota 1050, ora ho smesso di contare e porterò il plico in Regione. Prendo atto del pensiero del dirigente provinciale, io continuo a credere che l'ipotesi di perdere la presidenza per soli 12 alunni sia da scartare. Certo nel medio lungo periodo bisognerà invertire la tendenza, per me la strada è affiancare al classico un altro curriculum di studi».

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