San Fermo, 154 anni fa
la battaglia con Garibaldi

Rievocato il sanguinoso scontro con gli Austriaci del 1859

SAN FERMO DELLA BATTAGLIA La battaglia della Seconda guerra d'indipendenza che dà il nome al paese è stata ricordata ieri attraverso le celebrazioni che si sono svolte sia a Como, sia nel piccolo paese alle sue porte. Alle 9.30 il sindaco di Como, Mario Lucini e quello di San Fermo, Maurizio Falsone si sono ritrovati a Porta Torre e con il prefetto Michele Tortora hanno deposto una corona ai piedi del monumento a Garibaldi, poi, al termine della messa delle 10.30 al santuario di San Fermo, la gente con le associazioni locali e le autorità (oltre al sindaco di San Fermo era presente anche l'assessore Marco Gatti in rappresentanza dell'amministrazione del vicino paese di Cavallasca) hanno reso omaggio al cippo che ricorda De Cristoforis e al monumento ai caduti in piazza.

Ricorre oggi la data del 27 maggio che ricorda quanto è accaduto a San Fermo 154 anni fa, quando Garibaldi a capo di un corpo di volontari, i Cacciatori delle Alpi, si bettè contro gli austriaci guidati da Karl von Urban. Carlo De Cristoforis, capitano della compagnia che avrebbe dovuto sferrare un attacco a sorpresa contro gli austriaci, si trovò a dover fare un assalto alla baionetta perché il segnale di attacco fu dato erroneamente in anticipo facendo mancare l'effetto sorpresa e gettando il suo gruppo sotto il fuoco del nemico appostato sul campanile di San Fermo. De Cristoforis in quell'attacco trovò la morte, nel luogo dove cadde il cippo di marmo con inciso i nomi dei caduti Cacciatori delle Alpi ricorda i 13 uomini, furono invece 68 gli austriaci morti in quella battaglia.

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