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Giovedì 12 Febbraio 2009
Provincia e Comune litigano
E il lago fa sempre più schifo
Villa Saporiti non pagava più la pulizia: servizio sospeso tre settimane fa
Già nei mesi scorsi, Peverelli aveva presentato il conto: «Il Comune, per ripulire il proprio tratto di lago dai detriti, ha speso 151.000 euro, invece dei 10.000 convenzionati con l’amministrazione provinciale - ha spiegato - Ma competente per la pulizia del lago è l’Ente Provincia: chiedo dunque 70.000 euro di contributo alle spese che la città ha sopportato, a causa di materiale proveniente da tutto il bacino e che doveva essere fermato prima... La città non può subire le conseguenze di fenomeni che non provoca e che sono fuori dal suo territorio». Ma l’assessore Mascetti ha risposto che Villa Saporiti si trova in un momento finanziario difficile e, d’altra parte, non può impegnare risorse solo per il Comune capoluogo: tutti i Comuni del lago hanno gli stessi problemi di Como. E tre settimane fa, Peverelli ha sospeso il servizio: il battello spazzino è ancorato alla diga foranea, il Comune non lo utilizza più, l’ha restituito a Villa Saporiti dalla quale l’aveva in comodato, con l’accordo del 2002 di suddividersi le spese. Intanto, il legname e non solo il legname galleggia. «Non tocca a noi risolvere il problema - ribadisce Peverelli - io non impartiso nessun ordine di rimuovere il legname e di ripulire le rive. L’Ente Provincia è stato avvertito, l’assessore Mascetti l’altro ieri mi ha detto che sarebbe andato in Regione Lombardia a chiedere contributi ed io aspetto. Per quanto riguarda il Comune di Como, il servizio è sospeso e rimane sospeso». Ora è questione di estetica, ma potrebbe anche diventare questione di funzionalità.
«Mi sono recato in Regione e ho chiesto una redistribuzione dei contributi - afferma l’assessore Mascetti - ho sollecitato un intervento regionale. Ma l’amministrazione provinciale non può assumersi responsabilità per il capoluogo, né è responsabile del materiale che arriva a valle. Anzi, da Sorico in avanti, il nostro battello è fuori per ripescare i rifiuti prima che arrivino a Como. Stiamo lavorando ogni giorno per questo, ma abbiamo in carico i Comuni del lago, tutto il bacino, il Consorzio. Posso capire i problemi della città, ma ho fatto presente che le nostre risorse sono limitate».
Come si esce da questo braccio di ferro? «L’anno scorso, Como ha affrontato un’emergenza impegnativa: l’assessore comunale ci ha passato una tabella di dati, che ho sottoposto alla Regione e sottoporrò ai miei tecnici. Risultano volumi raccolti ed impegni finanziari, sui quali fare una valutazione. Ma dobbiamo trovare una soluzione anche per il futuro».
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