Via Milano senza auto
Avanti, ma con prudenza

Via Milano senza auto
Avanti, ma con prudenza

Dopo il secco no dei negozianti all’ipotesi di pedonalizzare via Milano, l’assessore alla Mobilità Fulvio Caradonna getta acqua sul fuoco. «Per adesso si tratta di una possibilità, che deve essere ancora vagliata nel dettaglio e sulla quale ci confronteremo con i residenti e gli stessi commercianti - afferma - Non ci saranno colpi di mano». Il nuovo quartiere che sorgerà sulle ceneri dell’ex Ticosa imporrà una serie di modifiche viabilistiche e proprio per questo Caradonna invita a valutare gli effetti dell’eventuale apertura di via Milano solo a pedoni e autobus pensando a una zona che avrà un volto completamente diverso: «Se la novità venisse introdotta domani mattina, capirei la rabbia dei negozianti. Invece va inserita in un quadro che non avrà nulla a che vedere con la situazione attuale. A cinquanta metri da via Milano, per esempio, ci saranno mille posti auto».

<+G_TITOLINI>BOTTA E RISPOSTA
<+G_TONDO>Il dirigente del settore Mobilità di Palazzo Cernezzi, Pierantonio Lorini, aveva annunciato in commissione una lunga serie di cambiamenti che riguarderanno l’asse viabilistico intorno all’ex Ticosa. Tra questi, propria la pedonalizzazione di via Milano (con l’eccezione dei bus) ha suscitato un vespaio di polemiche. Gli esercenti della zona si sono detti subito contrari: «Una scelta del genere ci penalizzerebbe molto - hanno sottolineato - Avremmo meno visibilità e perderemmo moltissimi clienti». Ieri è arrivata la replica di Caradonna, che cerca di rasserenare gli animi: «Sul tavolo c’è un’ipotesi di questo genere, inutile negarlo. Per ora ne hanno parlato i tecnici, ma poi subentrerà la politica, non si decide oggi - afferma l’assessore - Vaglierò questa possibilità con il sindaco e poi se ne discuterà in consiglio comunale. Inoltre, voglio incontrare personalmente i negozianti e i residenti, mi interessa il loro parere. Sono pronto a dialogare e a confrontarmi sulle conseguenze di un’eventuale pedonalizzazione. Non ci saranno colpi di mano». Caradonna sottolinea poi che l’ipotesi va inserita nell’ambito del nuovo quartiere che nascerà sull’ex Ticosa: «Sarà tutto diverso, via Milano e la Ticosa formeranno un quartiere unico. I negozianti pensano alla situazione attuale e immaginano che la gente, faticando a trovare un posto per l’auto, non arriverà più. Invece devono ricordarsi che sono previsti mille posti auto a 50 metri di distanza da via Milano. Chiedo quindi a tutti, compreso il consigliere Pasquale Buono, di non dare giudizi affrettati». Buono, capogruppo di Forza Italia, aveva bocciato, tra l’altro, l’ipotesi di consentire il transito ai bus: «Ne discuteremo - replica Caradonna - ma credo che la presenza dei bus sarebbe un vantaggio per i negozianti, visto che porterebbe lì la gente. Il nuovo quartiere migliorerà la vita ai residenti e a chi gestisce un’attività».

<+G_TITOLINI>ALTA TENSIONE
<+G_TONDO>Tra i negozianti, tuttavia, la preoccupazione resta, come conferma Giansilvio Primavesi, presidente dell’Unione commercio turismo e servizi: «Chi lavora in via Milano Alta si sente già oggi penalizzato e messo in disparte - dice Primavesi - Impedendo il transito delle auto, si toglierebbe visibilità agli esercizi esistenti, creando un danno. I timori ci sono, comunque ci confronteremo con il Comune e avanzeremo le nostre richieste, è presto per strapparsi i capelli. Daremo un giudizio quando conosceremo nel dettaglio il progetto, di certo nelle condizioni attuali diremmo no alla pedonalizzazione. Il nodo principale è quello dei parcheggi: se sono previsti e saranno nelle immediate vicinanze, il discorso cambia. Il centro storico è stato pedonalizzato senza creare un numero sufficiente di posti auto nei paraggi e ancora oggi ne paghiamo le conseguenze».

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