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Giovedì 07 Maggio 2009
Scienze non taglia e rilancia
In cattedra il prof televisivo
Confermata l’offerta formativa, 125 iscritti al corso di Cecchi Paone
Dopo il no al trasferimento di dodici docenti dalla sede di Como a quella di Varese, arrivato direttamente dal rettore, il futuro della facoltà comasca di Scienze dell’Università dell’Insubria appare meno fosco. L’ha confermato il preside, Stefano Serra Capizzano, a margine della presentazione del nuovo seminario in «Storia e tecniche del documentario scientifico», che ha preso il via proprio ieri ed è tenuto da un volto noto della tv italiana, il giornalista Alessandro Cecchi Paone.
TAGLI LIMITATI «L’offerta formativa per l’anno prossimo non cambierà, è già stato deliberato - ha spiegato Serra Capizzano - Nel 2010/11 il decreto ministeriale 270 ci imporrà qualche razionalizzazione, ma i cambiamenti riguarderanno al massimo un corso. E potremmo salvare anche questo, integrando l’organico con qualche ricercatore a tempo determinato. Speriamo nell’aiuto degli enti locali e siamo sicuri che non mancherà, visto che già oggi uno dei nostri ricercatori è pagato interamente da Univercomo». Le caratteristiche della facoltà, assicura il preside, non verranno stravolte: «Manterremo la nostra vocazione per la ricerca di qualità, che è stata riconosciuta anche di recente. Nelle valutazioni ministeriali, infatti, ci siamo posizionati al quarto posto a livello nazionale per la Chimica e per l’area aggregata di Matematica e Informatica, mentre al settimo posto per Fisica». Tra gli obiettivi per il futuro c’è sicuramente una maggiore collaborazione con il territorio: «Vorremmo che Como ci percepisse davvero come un valore aggiunto, per ora non è così - ha detto il preside - Ci piacerebbe, ad esempio, contribuire allo sviluppo del parco tecnologico di Lomazzo». La facoltà oggi può contare su 84 docenti (36 vivono a Milano, 22 a Como, 9 a Varese, 1 a Pavia e 13 altrove), 6 corsi di laurea triennali e 5 di laurea specialistica. «Abbiamo anche cinque dottorati di ricerca attivi - ha ricordato Serra Capizzano - e siamo fieri di aver fatto nascere le prime due aziende spin-off del nostro ateneo». A dispetto dei risultati lusinghieri, nelle ultime settimane proprio la facoltà comasca di Scienze è stata al centro di aspre polemiche e si è parlato persino del rischio di chiusura: «C’è stato un momento di crisi, con più di un problema, è inutile negarlo - ha commentato il preside - Ma mi pare che, ormai, ce lo siamo lasciati alle spalle».
IL VIP IN CATTEDRA L’ultima novità è un seminario affidato al giornalista Alessandro Cecchi Paone, a lungo conduttore di programmi di divulgazione scientifica (tra i quali «La macchina del tempo») e oggi ancora impegnato nel settore a Sky: «La notorietà del docente ci garantisce visibilità, ma non si tratta di un’operazione soltanto mediatica - ha detto Serra Capizzano - L’idea nasce dalla volontà di insegnare ai nostri scienziati come comunicare. Spesso non sanno farlo, ma oggi è un aspetto fondamentale». La prima lezione si è svolta ieri mattina nel chiostro di Sant’Abbondio e gli iscritti hanno già toccato quota 125. Il ciclo di seminari (garantisce tre crediti agli studenti che lo frequentano) è patrocinato da Univercomo, che lo finanzia interamente. Il cachet di Cecchi Paone ammonta a 3mila euro lordi, per 24 ore complessive di corso: «L’esiguità del compenso - ha detto il preside - dimostra quanto creda davvero nell’utilità di rendere gli scienziati dei buoni comunicatori». Le immagini del chiostro di Sant’Abbondio sono finite addirittura su Canale 5, grazie a un intervento in diretta dello stesso Cecchi Paone, all’interno del programma «Pomeriggio Cinque».
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