Homepage / Como città
Martedì 09 Giugno 2009
Morandini: «Folle aprire 2 multisale
Bene fare un festival, ma uno solo»
Como & il cinema, il decano dei critici: il lago un set favoloso. E ricorda il primo cineclub che fondò nel ’47
- Quali sale frequentava da ragazzo?
<Il nostro circolo si ritrovava all’Araldo. Ma mi ricordo che già alle elementari, che ho fatto a Monte Olimpino, andavo al cinema a Ponte Chiasso in bicicletta. Era facile andarci, un po’ dura tornare in salita>. - L’Araldo poi è passato al porno, quindi ha chiuso, come il Volta, il Plinio, il Centrale e il Politeama. L’Italia di Ponte Chiasso resiste, ma sempre a luci rosse. Tra poco chiude l’Astoria. Scenario da «Ultimo spettacolo», non trova?>
<Da una parte non mi meraviglia, perché rientra in un fenomeno generale: anche a Milano si stanno chiudendo ad una ad una le monosale. Dall’altra parte, però, mi meraviglia un po’, perché l’Astoria si era trasformata in multisala: è mai possibile che con 4 sale non riescano a sopravvivere?>
- Forse ha pesato la guerra tra l’Europlex di Camerlata e il Cinestar di Montano Lucino, il primo dei quali ha chiuso dopo neanche due anni?
<Questa situazione mi conferma l’idea di ignoranza e scarsa conoscenza di una generazione di manager che ha in mente soltanto il profitto. Costruire due multisale a così poca distanza è una bischerata>.
- Intanto sul Lario è nato un festival del cinema italiano e se ne stanno progettando altri 2.
<Sulla carta fare un festival a Como è una buona idea: con la diminuzione delle sale, si sta creando una specie di circuito di festival che dà spazio a molti film italiani rimasti fuori dal giro ufficiale. Che si pensi a 3 festival mi sembra, però, un’esagerazione. È come la sinistra, che si è divisa sprecando risorse ed energie. Se partiranno in tre, finirà presto e tardi per sopravvivere uno solo. Dipenderà dalla competenza e dall’esperienza di chi lo gestirà, dai contatti che saprà stabilire con la cineteca nazionale di Milano o con quella di Bologna>.
- Si parla anche di una film commission per portare set sul Lario...
<Con la decadenza delle industrie, stiamo scoprendo il turismo. Da sempre il lago di Como è un set favoloso per il cinema, perché ha una sua conformazione caratteristica. Ma bisogna stare attenti: quanti film posso essere ambientati in toto o in parte sul Lario?
© RIPRODUZIONE RISERVATA