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Giovedì 02 Luglio 2009
Legge anti kebab meno restrittiva
Niente multe a pasticcerie e forni
L'esercente multato in Borgovico: <Riparto come prima. E ora annullino le sanzioni>
La questione può dirsi chiusa. Di sicuro di questo ne sono contenti i titolari degli esercizi come il Forno, la pasticceria Melillo di via Paoli e il Nico Rico’s di viale Lecco. Meno contenti saranno i residenti che da tempo lamentano situazioni di disturbo della quiete pubblica a causa dei clienti che mangiano pizze, brioche e panini fino all’alba sotto le loro finestre.
Lo Fiego, che dopo le prime due sanzioni da parte della polizia locale rischiava addirittura di chiudere, ha potuto riassumere uno dei ragazzi che aveva licenziato. «Adesso che ho la garanzia di potere continuare a lavorare come prima – ha commentato Lo Fiego – ho riassunto uno dei due ragazzi che ero stato costretto a licenziare visto che mi veniva proibito di lavorare di notte, quando cioè guadagno di più. Quanto alle sanzioni che ho già ricevuto intendo chiederne l’annullamento».
Per Mario Martinelli, funzionario del settore panificatori di Upcts Confcommercio, il parere espresso dal Comune ha fatto luce sulla nuova normativa regionale: «L’amministrazione comunale ha dato una lettura della legge a nostro avviso corretta. La legge ribattezzata anti-kebab si applica solo alle imprese che vendono prodotti di produzione propria destinati al consumo immediato all’interno del locale. Non è questo il caso di esercizi come il forno di Lo Fiego o la pasticceria Melillo. Loro non hanno locali allestiti per il consumo. Come associazione abbiamo chiesto che ora le multe elevate nelle settimane scorse ai laboratori artigianali che vendevano dopo l’una di notte vengano annullate».
Dario Alemanno
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