Paratie, cantiere ancora fermo
Avviata la messa in sicurezza

Caradonna: «Stanno attuando le prescrizioni Asl». Gaffuri (Pd): porteremo il caso in aula

Tutto lo stato maggiore della Sacaim, la ditta che ha vinto l’appalto per la realizzazione delle paratie anti esondazione, era ieri sul lungolago, dopo l’incidente che giovedì mattina ha coinvolto tre operai. «Ci sono stati i controlli di rito - spiega l’assessore alle Grandi opere Fulvio Caradonna - e sono stati avviati i lavori per alcune opere di messa in sicurezza aggiuntive. Il cantiere non è stato sequestrato, ma sospeso in attesa della sistemazione di altre zone, che nulla hanno a che vedere con quanto successo». Sul cedimento delle lastre che ha provocato il "volo" di quattro metri dei tre operai Caradonna dice che «la struttura non era idonea poiché c’è stato un problema di consegna errata del materiale: si trattava di lastre utilizzabili come pareti e non come base». In pratica non erano adatte per reggere il tipo di carico a cui sono state sottoposte. Da chiarire il perché nessuno si sia accorto dell’errore e siano state comunque montate. «Tutto è bene ciò che finisce bene e speriamo da lunedì di poter riprendere i lavori».
Dall’Asl ieri non hanno fornito indicazioni sullo stato del cantiere e sulle prescrizioni imposte e si sono trincerati dietro alla frase «c’è un’inchiesta in corso». Probabilmente scatteranno anche delle sanzioni, non ancora quantificabili.
Deciso a vederci chiaro il leader dell’opposizione Luca Gaffuri: «Lunedì in consiglio chiederemo all’assessore Caradonna di intervenire con una relazione sull’incidente per comunicare cosa è successo effettivamente e le eventuali responsabilità. Poi ci sono gli Enti preposti che dovranno fare le necessarie verifiche. Se la relazione non sarà attendibile e se, come al solito, ci si trincera dietro atteggiamenti di chiusura e burberi, a quel punto chiederemo ulteriori delucidazioni con interrogazioni e altre iniziative».

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