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Martedì 21 Luglio 2009
Caso sospetto di influenza A
Bimba di 6 anni al Sant’Anna
L'allarme: tornava dagli Usa con la famiglia, originaria della provincia di Como. I genitori insospettiti l'hanno accompagnata al pronto soccorso pediatrico di via Napoleona. Già dimessa, ma è in isolamento
Como - Un altro caso di sospetta influenza suina a Como. Il primo era emerso nel maggio scorso e aveva coinvolto una donna di 38 anni di ritorno da un viaggio in Messico, mentre la conferma di un secondo paziente colpito molto probabilmente dall’influenza AH1N1 è arrivata ieri. Si tratta di una bambina di sei anni, accompagnata domenica dai genitori al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Sant’Anna con sintomi come febbre alta e mal di gola. La piccola, stando alle prime informazioni trapelate, vive negli Stati Uniti da qualche tempo ed era approdata sul Lario per un periodo di vacanza da trascorrere a casa di alcuni parenti, in un paese della cintura. La famiglia, infatti, ha origine comasche.
Le condizioni di salute della bambina hanno allarmato i genitori che, complice anche il recente viaggio in aereo dagli Usa, hanno voluto vederci chiaro portando la figlia al Pronto soccorso pediatrico di via Napoleona. E la diagnosi formulata dai medici è stata: sospetta influenza suina. Le condizioni della bimba, comunque, non destano particolare preoccupazione, tanto che la paziente è stata già dimessa. Sarà il tampone faringeo a dire, nei prossimi giorni, se si tratti effettivamente della temuta influenza oppure no. Il campione è stato inviato a Milano, al laboratorio di riferimento per la Lombardia, che dovrà dare un responso. Intanto, i sanitari hanno consigliato ai genitori di limitare i contatti della bambina con altre persone e di farla rimanere in casa.
La bambina americana, peraltro, non è certo l’unica visitata nelle ultime ore in via Napoleona con sintomi apparentemente correlabili all’influenza suina. Se non si tratta ancora di una vera e propria psicosi, infatti, sono molte le mamme comasche che, sulla scorta delle notizie che stanno circolando da qualche tempo, preferiscono non correre rischi e di fronte a sintomi come febbre e mal di gola corrono al Pronto soccorso pediatrico del Sant’Anna.
Gli esperti, comunque, invitano a mantenere la calma. E ricordano che una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale per limitare la diffusione dell’influenza. La trasmissione da uomo a uomo del virus dell’influenza si può verificare, infatti, per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Le persone con influenza A/H1N1 sono da considerare potenzialmente contagiose per tutto il periodo in cui manifestano sintomi, generalmente per sette giorni dall’inizio della sintomatologia. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono potenzialmente diffondere il virus per periodi più lunghi. È bene ricordare, infine, che la malattia non viene trasmessa attraverso il cibo, sebbene i primi casi nel mondo siano stati legati ai suini. Chi consuma carne di maiale non corre alcun rischio.
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