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Martedì 21 Luglio 2009
I test in ospedale confermano
Il ragazzo di Torno aveva bevuto
Alcolemia a 1.61, il limite è fissato per legge a 0,50. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima, rimasta uccisa sul colpo domenica mattina fuori dalla prima galleria della Lariana. Lavorava a Como, in un albergo
COMO - Le analisi confermano. Il giovane di Torno che domenica mattina si trovava al volante dell’auto uscita di strada provocando, sulla Lariana, la morte di una impiegata di 39 anni, aveva abusato di sostanze alcoliche. Guidava la sua Punto con un tasso di 1,61 milligrammi d’alcol, a fronte di un limite massimo consentito che la legge fissa a quota 0,50. Il ragazzo, Stefano Silipo, resta tuttora ricoverato, in stato di arresto, all’ospedale Sant’Anna, dove domenica nel tardo pomeriggio era stato sottoposto a un intervento di riduzione di una frattura del femore. Il sostituto procuratore di turno, Giuseppe Rose, chiederà la convalida del fermo, poi, nei prossimi giorni - e appena il giovane sarà nelle condizioni di poter rispondere - il giudice preliminare lo sottoporrà a interrogatorio di convalida. L’arresto, in questo caso, ha più che altro un valore simbolico, visto che agli effetti pratici, Silipo resterà in ospedale ancora a lungo, senza costrizioni differenti da quelle che gli sono imposte dalla condizione di convalescente. Parallelamente, lo stesso magistrato si prepara a conferire l’incarico per una autopsia che sarà verosimilmente eseguita all’ospedale Sant’Anna dal medico legale Giovanni Scola. L’autopsia dovrebbe servire a chiarire meglio la dinamica della morte di Manuela Patrizia Mietto, l’impiegata di 39 anni che lavorava in un albergo di via Borgo Vico e che domenica, in via Torno, si è improvvisamente trovata di fronte alla macchina del giovane di Torno. Il veicolo della Mietto, una piccola Fiat 600 verde, era stata centrata frontalmente. Si era trattato di un urto violentissimo che l’aveva addirittura respinta all’indietro, mandandola a schiantarsi, con il posteriore, contro il guard rail di protezione, fino a spingerla in bilico sul dirupo a picco sul lago che, in quel punto, si apre nel vuoto. Anche se è impossibile anticipare gli esiti degli accertamenti necroscopici, è certo che la povera donna è morto sul colpo, forse senza avere neppure avuto il tempo di realizzare cosa stesse per accadere. Più fortunato, nel dramma, il giovane Silipo. Dopo l’impatto, la sua Punto era andata a sbattere contro la parete di roccia a destra. Estrarlo dall’abitacolo non era stato comunque semplice. Lo hanno aiutato i vigili del fuoco, prima di affidarlo alle cure del personale del 118. Se accetterà di parlare, al giudice dovrà spiegare molte cose. Patrizia Mietto, originaria di Desio ma da qualche tempo residente a Blevio, era conosciuta per il suo carattere garbato e riservato. Dopo l’autopsia saranno fissati data e orario del funerale.
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