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Venerdì 24 Luglio 2009
Ogni giorno ritirate 4 patenti
Un’impresa tornare a guidare
Prefettura sommersa di pratiche. Un comasco su 350 è appiedato
E’ un quadro critico quello che si presenta a fine luglio 2009. La prima dimensione è data dai numeri: dal primo gennaio al 22 luglio 2009, sono state ritirate 1015 patenti, di cui 680 per guida in stato d’ebbrezza. «Sono pervenute fino a 40 patenti al giorno», contabilizza il viceprefetto aggiunto, Domenico Roncagli e il provvedimento di sospensione dovrebbe essere immediato, ma poiché gli addetti sono tre a tempo pieno ed uno a tempo parziale, salvo turni di ferie dato il periodo, è solo un eufemismo affermare che i funzionari della prefettura sono presi per il collo.
E la seconda dimensione è data dalla procedura: ogni pratica compie sei passaggi quando non si incanaglisce. Primo, il rapporto delle forze dell’ordine. Secondo: la prefettura che dispone la sospensione cautelare della patente in via amministrativa ai sensi dell’articolo 223 del Codice della strada, ma per stabilire il periodo di sospensione, deve avere un presupposto di natura giuridica. Per questo, deve far riferimento all’articolo 186 del Codice della strada. E’ di natura penale e prevede, per il reato di guida in stato d’ebbrezza, un periodo di sospensione della patente direttamente proporzionale al tasso alcoolemico riscontrato. Da tre a sei mesi di sospensione per un tasso da 0,51 a 0,80, da sei mesi ad un anno per un tasso da 0,81 a 1,50: oltre 1,50 da un anno a due anni. Ammesso che sul rapporto non ci sia niente da eccepire, il primo provvedimento della prefettura è dunque la sospensione cautelare, integrato dalla notifica dell’obbligo per il trasgressore di sottoporsi alla commissione medica per l’idoneità psicofisica alla guida. A questo punto, potrebbe intervenire il ricorso al giudice di pace, che può confermare o annullare il provvedimento della prefettura, però il giudice di pace a volte, per decidere, attende il decreto penale del Gip e, in caso di opposizione al decreto penale, il processo nel merito in Tribunale e, in base alla sentenza, la prefettura ricalcola i tempi di sospensione. Intanto, la Motorizzazione Civile verifica l’idoneità tecnica alla guida per proporre eventuali revisioni della patente e sarà ancora la prefettura a disporre la confisca amministrativa di motocicli e ciclomotori. E quando la commissione medica avrà valutato l’idoneità psicofisica, dovranno essere aggiornati i termini di scadenza della patente. Salvo complicazioni per impugnazioni, il percorso coinvolge dunque forze dell’ordine, prefettura, commissione medica, tribunale, motorizzazione civile. Per l’automobilista finito in mezzo, è quello che si dice un calice amaro, da bere fino in fondo, olio di ricino dopo la birra, il vino, il cocktail, il long drink e quella sensazione di leggera follia che ha colorato la notte.
Maria Castelli
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