Rogo all'inceneritore:
«La raccolta rifiuti si farà»

Il Comune eslcude che il sequestro dei capannoni possa mettere a rischio il ritiro dei rifiuti. Mentre l'Arpa esclude conseguenze per la salute, i sindacati chiedono un incremento dei livelli di sicurezza dell'impianto

Il Comune ha escluso che il sequestro dei capannoni interessati dal rogo di sabato possa mettere a rischio la raccolta rifiuti. Se tutto andrà come previsto, i sacchi dei comaschi finiranno stoccati sotto un paio di capannoni ancora vincolati a un sequestro, anche se è probabile che la Procura dia parere positivo alla richiesta di dissequestro formalizzata da Simone Gilardi, l’avvocato di Econord.
Intanto sull’incendio di sabato si registrano le reazioni del sindacato e dei Verdi di Como. Matteo Mandressi, segretario della funzione pubblica di Cgil, ha chiesto «a tutte le autorità competenti ed in primo luogo alla società proprietaria dell’impianto, la Econord, una verifica e un potenziamento delle misure di sicurezza». Per i Verdi parla la portavoce Elisabetta Patelli: «Chiediamo un'indagine scrupolosa rispetto all’esistenza di tutta la dotazione e delle procedure imposte dalla normativa sulla sicurezza. Chiediamo inoltre che i rilievi dell’Arpa siano effettuati su un’area sufficientemente ampia, che siano ripetuti nel tempo e che siano resi ufficiali perché i cittadini hanno diritto di sapere». L’Arpa, il giorno dopo il rogo, aveva definitivamente escluso rischi per la salute pubblica.

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