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Giovedì 20 Agosto 2009
Muggiò, preghiera islamica in piazza
Il prefetto: sono loro a volerla lì
Frantellizzi: «Mi sono offerto per mediare, ma in quattro mesi solo silenzio»
El Sisi si è detto fiducioso che la soluzione possa arrivare quanto prima, anche in virtù dei buoni rapporti che corrono tra la collettività dei musulmani di Como e il Comune. El Sisi parla addirittura di un disgelo con la Lega Nord: «Se il più grande problema della città, vale a dire la Ticosa, è stato risolto, non vedo come non si possa risolvere anche il problema sul luogo di preghiera da concederci. Sono fiducioso, perché i rapporti con il sindaco di Como sono buoni e anche con la Lega abbiamo potuto notare un certo disgelo». Ci ha pensato però il capogruppo del Carroccio a Palazzo Cernezzi, Giampiero Ajani, a non illudere troppo El Sisi: «Se non pregassero a Muggiò sarebbe anche meglio. Non siamo d’accordo che occupino un terreno comunale per un mese intero. E come noi la pensa anche una certa fetta di popolazione, almeno stando agli umori che abbiamo potuto raccogliere. Ad ogni modo, quale che sia il luogo di preghiera, l’importante è che sulle casse comunali e sulla collettività comasca non gravi alcuna spesa». Quest’anno nessuno scontro aperto per quanto riguarda concessioni e autorizzazioni. L’anno scorso era esplosa la polemica quando perché il Comune non aveva autorizzato l’installazione di una tenda richiesta visto il maltempo a cavallo tra settembre e ottobre. «Quest’anno il mese inizia ad agosto, fa molto caldo - ha commentato El Sisi - quindi non abbiamo particolari problemi a riunirci a Muggiò, anche se preferiremmo un luogo più dignitoso». Ma ormai l’attenzione e le aspettative della comunità islamica comasca sono rivolte a via Pino, zona Camerlata, dove sta per aprire la sede dell’associazione culturale musulmana. «Contiamo di aprirla entro Natale» - ha dichiarato El Sisi.
Dario Alemanno
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