Carate, a setaccio la vita di Dubini
Forse i soldi dietro al delitto

Terzo giorno di indagini. Prosegue la caccia all'uomo in tutta la provincia, mentre si fa strada l'ipotesi di un movente economico. Forse l'assassino pretendeva dei soldi dall'imprenditore comasco che lo conosceva bene e che è andato serenamente incontro al suo carnefice. In ospedale l'autopsia sulla salma.

Como - Ancora nessuna traccia dell'assassino di Antonio Dubini, l'imprenditore comasco di 67 anni ucciso sabato sul cancello di casa. I carabinieri e la procura scavano nel passato della vittima, alla ricerca di uno spunto utile a indirizzare le indagini. Si fa strada l'ipotesi che dietro al delitto si celi un movente di tipo economico, anche se nessuna ipotesi viene scartata a priori. Partono anche le prime verifiche di tipo tecnico: acquisiti i tabulati delle sue utenze telefoniche mentre si cercano altri, eventuali testimoni di un omicidio avvenuto quasi sulla pubblica via in pieno giorno, al quale però non avrebbe assistito nessuno, se si eccettua il motociclista che ha visto il presunto omicida scavalcare il cancello in via Regina e fuggire in moto. Oggi l'autopsia sul cadavere, martoriato da almeno 22 coltellate. Antonio Dubini conosceva bene il suo assassino, al quale è andato serenamente incontro indossando un paio di ciabatte.

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