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Martedì 25 Agosto 2009
Libri a scuola, che prezzi
Un figlio costa 450 euro e 85 cent
Aumentano le spese per le famiglie, lo indicano le tabelle pubblicate sui siti internet degli istituti superiori cittadini: unica soluzione, cercare l'usato. On-line si trovano anche i consigli su come risparmiare
Le tabelle pubblicate sui siti Internet delle scuole superiori cittadine, d’altra parte, lasciano pochi dubbi: sommando il prezzo dei testi obbligatori scelti dai docenti si oscilla tra i 170 e i 406 euro, a seconda della scuola, dell’indirizzo e dell’anno. Aggiungendo le spese per il vocabolario di greco e quello di latino (indispensabili al classico) si arriva al record di 450,85 euro, fatto segnare dalla sezione A del «Volta». Proprio la scuola di via Cantù si conferma anche quest’anno la più cara in città: i libri del primo anno costano 288,85 euro nella sezione A e 281,85 nella B, per fare un esempio; ma se conteggiamo anche i 162 euro per i dizionari di latino e greco arriviamo, come detto, oltre quota 450 euro. Non va molto meglio per chi ha un figlio iscritto al terzo anno: 406,85 euro nella sezione B e 384 euro nella A. Se nel caso del primo anno il tetto massimo di spesa stabilito dal ministero dell’Istruzione, pari a 320 euro, viene formalmente rispettato (l’escamotage consiste nell’inserire i vocabolari nella categoria dei testi «consigliati», cioè non obbligatori, in modo da non conteggiarli), lo stesso non si può dire per il terzo anno: il limite di 370 euro è abbondantemente superato. Tetti di spesa non rispettati, in qualche classe, anche al liceo «Ciceri»: 346,85 euro per i libri della classe 1SA e 316,65 per la 1PA, rispetto ai 310 stabiliti dal ministero. Copione identico nelle terze, con 385 euro in 3PA, a fronte di un massimo di 300. Ma il preside, Nicola D’Antonio, spiega: «Il valore stabilito dal ministero si riferisce agli istituti magistrali, mentre noi da tempo siamo un liceo con diverse sperimentazioni, quindi abbiamo una deroga. Cerchiamo comunque in tutti i modi di limitare le spese per le famiglie, quest’anno le nuove adozioni sono state pochissime. C’è, in sostanza, solo l’adeguamento ai prezzi decisi dalle case editrici». Cifre alte sullo scontrino anche per chi ha un figlio al Giovio: tra 289 e 295 euro nelle prime, tra 255 e 337 nelle terze (il limite è 310): «Nelle classi con due lingue straniere - dice il preside Sergio De Felici - può esserci uno sforamento, ma nelle altre il tetto viene rispettato. In caso contrario, è necessaria una delibera del consiglio d’istituto». Si spende meno per i libri al Caio Plinio (270-290 euro nelle prime, 240-270 nelle terze), al Pessina (240 euro in media per le prime, 230 per le terze) e alla Ripamonti (tra 200 e 250 in prima, 175 in quarta), con l’eccezione del corso Moda: 285,70 euro in quarta. Limite ministeriale di poco superato per le prime del Setificio (314-319 euro contro i 305 stabiliti), mentre si resta ben al di sotto nelle terze.
Come risparmiare? Sperando di poter “riciclare” i libri di qualche amico o parente, oppure puntando su Internet. Molto gettonato il sito www.libraccio.it: basta inserire il nome della scuola e la classe per ottenere l’elenco e procedere all’acquisto online, scegliendo tra libri usati e nuovi, che vengono poi consegnati a domicilio.
Michele Sada
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