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Mercoledì 02 Settembre 2009
Scuole, "coperta" corta
Primi tagli alle materie
Inizio di anno scolastico con i primi problemi legati al taglio del personale. All’istituto comprensivo di Como-Borgovico per la prima volta è stato sospeso l’insegnamento alternativo alla religione cattolica. La scelta è caduta sullo studio assistito alternativo di materie come educazione civica e ambientale
«Rispetto all’anno scorso - dice la dirigente Graziella Cotta - abbiamo due docenti in meno alla primaria per lo stesso numero di classi e due in meno alle medie con una classe in più. Una situazione che ci ha costretto a operare dei tagli».
La scelta è caduta sullo studio assistito alternativo di materie come educazione civica e ambientale che, quest’anno, sarà sostituito dallo studio individuale da svolgere in una classe adiacente.
«Una scelta al ribasso - sottolinea la preside - che ho dovuto prendere mio malgrado. Credo, infatti, che in uno Stato laico come il nostro dovrebbe essere garantita una valida alternativa per chi, in piena libertà di coscienza, decide di non avvalersi dell’insegnamento della religione. Nella mia scuola sono parecchi, di media due o tre per classe alle medie, e non solo extracomunitari ma anche tanti italiani».
Una situazione critica quella di Borgovico, dovuta anche alle maggiori iscrizioni che la scuola ha avuto rispetto ad altri istituti, meno toccati dai tagli: «Nella mia scuola - dice Antonio Daniele, preside dell’istituto di Como Nord - non ho avuto né incrementi di alunni né tagli di personale e sono riuscito a coprire tutte le materie senza difficoltà». Un bilancio finale che le singole scuole stanno facendo a conclusione delle operazioni di nomina dei docenti: «Abbiamo nominato per quest’anno - dice la vicedirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Rosa Siporso - ben 320 docenti per infanzia e primaria e circa 500 per la secondaria oltre a 730 unità di personale Ata. Un numero consistente che, tuttavia, non sarà sufficiente a coprire tutte le esigenze: molti insegnanti, infatti, non avranno un orario intero (18 ore per la secondaria e 24 per la primaria ndr), ma un orario ridotto, variabile dalle 7 alle 15 ore, che deve essere completato con ore di straordinario assegnate dai presidi».
Matteo Borghi
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