I 117 anni de «La Provincia»
Poi tocca al professor Vecchioni

Bagno di folla a Parolario per un altro protagonista della storia della canzone d’autore, autore del libro «Scacco a Dio». Il direttore de «La Provincia», Giorgio Gandola, ha raccontato passato, presente e futuro di questo quotidiano

COMO - Dopo l’incontro con Mauro Pagani che ha parlato del suo libro, «Foto di gruppo con chitarrista», ma ha anche delineato un panorama non troppo allegro per i musicisti dei nostri giorni, Parolario ieri ha ospitato un altro protagonista della storia della canzone d’autore, Roberto Vecchioni: «Scacco a Dio» è un libro intrigante che rilegge le vicende di personaggi del passato (Catullo, Cicerone, Federico II, Shakespeare, Wilde, Kennedy e altri ancora) che hanno messo in discussione il destino che il Supremo sembrava avere riservato loro. Del resto il Dio che descrive il Vecchioni è in crisi, non riesce più a rapportarsi agli uomini e se li fa spiegare da Teligalipukt, incaricato di seguirli. Un gioco vissuto con ironia non senza profondità, che ha visto il cantautore-professore confrontarsi con don Agostino Clerici, direttore del «Settimanale della diocesi».

E prima il palco è stato tutto per un altro direttore, quello de «La Provincia», Giorgio Gandola, che ha raccontato passato, presente e futuro di questo quotidiano, un’istituzione comasca con ben 117 anni di storia alle spalle e un futuro che, oggi, parla anche il linguaggio del Web, come ha raccontato Francesco Angelini, che offre ai lettori anche una pubblicazione prestigiosa come il mensile «Mag», presentato da Antonio Marino con Serena Brivio, e volumi che raccontano i diversi aspetti della città, iniziative speciali illustrate da Giuseppe Guin che è anche uno dei protagonisti letterari di questa nona edizione di Parolario: il suo romanzo è tra i più venduti alla Fiera del libro.

Lo spazio agli autori è stato aperto, nel pomeriggio, da Daniele Mongera che ha incantato i presenti in piazza Cavour con «I giardini di San Liberato» di Bracciano. Tre gli appuntamenti organizzati dall’assessorato alla cultura dell’amministrazione provinciale nel foyer del Teatro Sociale: Claudio Milani ha raccolto nuove storie per bambini ne «I nuovi racconti di Gloria» che ha introdotto la presentazione delle attività teatrali dell’ente per i giovanissimi.
Con l’«Atlante del Teatro ragazzi in Italia», infine, Mario Bianchi ha proposto un manuale esaustivo e unico raccontando trent’anni di storia e di creatività attraverso la voce dei  principali protagonisti: un’opera che si pone come un punto di riferimento.

Vibrante l’intervento di Clara Rojas, imprigionata dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia nel febbraio 2002 assieme a Ingrid Betancourt e liberata solo sei anni dopo. Una vicenda sofferta che ha visto la donna allacciare una relazione con un guerrigliero che ha portato alla nascita di un figlio tolto alla madre a soli otto mesi e riabbracciato solo dopo la liberazione. Una vicenda quasi cinematografica e il discorso ben si ricollega all’incontro conclusivo con Maristella Muzi, autrice di «Apocalypse Now: cinema e letteratura in Francis Ford Coppola», regista americano abituato alle storie di largo, anche larghissimo respiro, capace di grandi affreschi come quelli della saga de «Il padrino» o dello stesso «Apocalypse Now» ma anche di intriganti piccoli film come «I ragazzi della 56ª strada», tratto da un romanzo di Susan Eloise Hinton come il gemello «Rusty il selvaggio», proiettato in chiusura.
Alessio Brunialti

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Eco di Bergamo La Provincia a Parolario