Delitto di Carate, trovata la moto
A pezzi e sparpagliata nei boschi

Incredibile retroscena sullo scooter che tutti cercavano. Il killer lo aveva lavato, fatto a pezzi con un flessibile e sepolto nei boschi tra Lomazzo e Turate. Tutto recuperato dai carabinieri

COMO - Lo scooter usato per fuggire dal luogo del delitto? Fatto a pezzi e sepolto nei boschi tra Lomazzo e Turate. E' l'incredibile retroscena filtrato a margine della ricostruzione fornita da Antonio Terribile, 44 anni, di Cadorago, l'ex operaio della Satex di Fino Mornasco autoaccusatosi dell'omicidio di Antono Dubini, ucciso lo scorso 22 agosto sul cancello di casa a Carate Urio. Antonio Terribile, in cura da tempo nel reparto di psichiatria dell'ospedale Sant'Anna, ha raccontato ai carabinieri di essere tornato a casa, di avere lavato la moto e di averla fatta a pezzi con un flessibile. Ha indicato anche dove aveva nascosto le varie porzioni di sella, carena, scocca, manubrio. I militari hanno recuperato tutto. Ritrovato, sepolto in un bosco di Cadorago, anche il coltello usato per uccidere Dubini. Antonio Terribile sarà interrogato nelle prossime ore dal giudice preliminare. Resta piantonato a vista in ospedale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA