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Venerdì 11 Settembre 2009
Fascisti e partigiani contro
sul ricordo della Decima Mas
I passaggi chiave di una lettera firmata da Anpi, Arci e Comitato autorganizzato Pandora in risposta all’incontro promosso per questa sera alle 20.30, alla Circoscrizione 6 di via Grandi 21, dall’associazione culturale Militia. Titolo: «La scelta dell’onore».
A 66 anni di distanza, l’armistizio dell’8 settembre 1943 crea evidentemente ancora delle divisioni. La vicenda della X Mas è esemplare di ciò che avvenne allora: nata nel 1916 come unità speciale (Mas stava per Motobarca armata silurante) della Regia Marina Italiana, dopo l’armistizio una parte della divisione si riorganizzò al Sud con il nuovo nome di Mariassalto e rimase agli ordini del Re combattendo assieme agli Alleati, mentre altri elementi al Nord, guidati da Junio Valerio Borghese, ricostituirono la X Mas per continuare la guerra al fianco del Terzo Reich.
Oggi, mentre «i camerati simpaticissimi e attivissimi» di Militia (così vengono definiti su Internet nel forum della destra radicale Vivamafarka) celebrano la X Mas, in contemporanea, dalle 20.30 in piazza San Fedele, Anpi, Arci, Cgil, Associazione per la sinistra di Como e Comitato Pandora organizzano un presidio per proclamare «Como militia-esente», e dire no «a una visione falsata della realtà dell’Italia durante». Pronti a tornare a casa, gli antifascisti, qualora il prefetto accolga il loro appello a «impedire la riunione fascista e revisionista» dei "miliziani".
Intanto, il Comune ha respinto la richiesta di "sfrattare" Militia dalla Circoscrizione 6. «Si tratta di una libera associazione e non ci sono elementi per poter negare l’utilizzo della sala - spiega il sindaco Stefano Bruni - Dal momento, però, che da parte di alcune associazioni è stata sollevata l’ipotesi del reato di apologia del fascismo, la richiesta è stata trasmessa alla Questura per gli opportuni accertamenti». Parere contrario è stato, invece, espresso dalla giunta in merito alla richiesta, avanzata sempre da Militia, di un utilizzo settimanale della «Sei» per le riunioni dell’associazione.
Pietro Berra
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