Aggredito mentre apre il bar
In due lo derubano e scappano

Aggredito e rapinato mentre sta aprendo il suo bar Giuseppe Scanziani, titolare del bar «Pino» di viale Masia 48, a pochi passi dall’hangar. Due persone, con ogni probabilità italiane, lo hanno sorpreso alle spalle, scaraventato a terra con violenza e poi derubato

COMO Aggredito e rapinato mentre sta aprendo il suo bar. È accaduto ieri mattina presto, poco dopo le 6, e a farne le spese è stato Giuseppe Scanziani, titolare del bar «Pino» di viale Masia 48, a pochi passi dall’hangar. Due persone, con ogni probabilità italiane, hanno sorpreso alle spalle Scanziani, scaraventato a terra con violenza e poi derubato. I malviventi gli hanno portato via denaro e oggetti personali, ma anche le chiavi dell’auto, dalla quale hanno poi sottratto una macchina fotografica e una borsa. Il proprietario del bar, colpito al volto, per fortuna non ha riportato ferite gravi e non ha avuto bisogno di farsi medicare in ospedale. L’aggressione, comunque, è stata violenta: «Mentre stavo aprendo il bar si sono avvicinati due uomini e mi hanno buttato per terra - racconta la vittima - Uno mi teneva e l’altro mi ha rubato tutto quello che avevo addosso: le chiavi della macchina, il telefonino e i soldi che avevo con me, circa 400 euro». Scanziani è riuscito a vedere in faccia soltanto uno dei balordi: «Avrà avuto trenta o trentacinque anni, parlava italiano con un forte accento meridionale - spiega - L’altro, invece, non ha detto una parola». Hanno agito a volto scoperto: «Indossavano entrambi un cappellino e non erano armati - prosegue il titolare del bar Pino - Quando sono riuscito ad alzarmi ho visto che scappavano a piedi». Dall’auto della vittima, parcheggiata poco lontano, i due hanno sottratto una macchina fotografica e un borsone da palestra. Scanziani porta sul volto i segni dell’aggressione: «Mi tenevano la testa contro il pavimento, ma tutto sommato sto bene - commenta - Non erano armati, hanno agito a mani nude». Pochi minuti dopo la rapina, sul posto sono arrivati gli uomini della polizia, che hanno raccolto la testimonianza del titolare del bar e altri elementi utili. Non è escluso, per esempio, che la telecamera in funzione all’interno del locale possa aver ripreso i malviventi in azione. Giuseppe Scanziani non aveva mai subito furti: «È il primo fatto del genere - dice - in vent’anni». L’uomo era invece stato vittima di un’altra aggressione il 19 luglio dell’anno scorso, finendo all’ospedale con un braccio rotto dopo una violenta colluttazione con un uomo di colore, poi fuggito a bordo di un Suv senza aver rubato nulla.
L’episodio di ieri riporta d’attualità il tema della sicurezza in tutta l’area intorno allo stadio «Sinigaglia». Il consigliere comunale Luigi Bottone, che ha voluto esprimere personalmente solidarietà a Scanziani, tuona: «Si tratta di una zona turistica, eppure l’illuminazione è molto scarsa. Bisogna potenziarla al più presto per tutelare i cittadini e gli esercenti. Sono necessari, inoltre, maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine».
Mi. Sa.

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